La lista delle sim Vodafone per codice cliente

Ufficialmente non è possibile sapere “al volo” quali e quante sim sono attivate a nostro nome con Vodafone.

L’ADSL di Vodafone diventa una scultura

Il sito 190.it vodafone.it, infatti, fa inserire manualmente le sim in proprio possesso senza un controllo “real time” sul proprio codice fiscale come fa invece Wind su 155.it .

Per ovviare è possibile fare una semplice richiesta via fax a Vodafone ai sensi dell’Informativa ai Sensi del D.Lgs. N. 196/2003. Di seguito allego la bozza della lettera che ho inviato mentre ancora mi compiaccio per la rapidità  della risposta: tra l’invio del fax e l’invio della raccomandata di risposta sono passate appena 48 ore.

Testo di richiesta

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Addio Eurobonus, (anche) Vodafone rimodula…

…e l’invito rimane lo stesso: CAMBIATE GESTORE. Senza dimenticare di far sì che le due autorità garanti lavorino un po’… magari iniziando da quella Antitrust che – come dice il suo stesso nome* – dovrebbe vigiliare contro gli accordi tra i vari gestori. Non bastava infatti Tim (Clienti Tim cambiate gestore) che semplicifica rimodula anche Vodafone. Date un’occhiata a questa discussione sul forum di Vodaworld per rendervi conto della portata della cosiddetta “semplicificazione” che dovrebbe andare in scena da ottobre. Diversi i piani telefonici interessati dalla variazione tariffazione, in primis la famosa “Eurobonus”. Comunque riporto dal sito Vodafone.it il messaggio che appare nella descrizione del piano tariffario:

Vodafone informa che a partire dal 1 ottobre al 15 dicembre 2008 procederà ad aggregare alcuni vecchi piani Ricaricabili, non più sottoscrivibili, con l’obiettivo di semplificare il proprio portafoglio di piani tariffari. Questo inoltre permetterà di rendere disponibili per tutti i propri clienti nuovi servizi e promozioni.

Intanto faccio un riassunto su alcuni termini.

* Con il termine antitrust si definisce in primo luogo il complesso delle norme giuridiche che sono poste a tutela della concorrenza sui mercati economici. Tale complesso normativo, detto anche Diritto antitrust o Diritto della concorrenza, appresta una tutela di carattere generale al bene primario della concorrenza inteso quale meccanismo concorrenziale, impedendo che le imprese, singolarmente o congiuntamente, pregiudichino la regolare competizione economica adottando condotte che integrano intese restrittive della concorrenza, abusi di posizione dominante e concentrazioni idonee a creare o rafforzare una posizione di monopolio.

Intanto la certezza della tariffa non è mai stato niente di così aleatorio… e speriamo che la multa di poche ore fa (vedasi Vodafone: 250.000 euro per spot ingannevole ) non resti da sola.

Gara a due nel Far West delle TLC

L’Ag.Com, oltre a rinnovare il proprio sito, ieri ha reso noto la propria relazione annuale. Interessante ed articolata con diversi punti critici. Uno di questi emerge, per paradosso, in uno dei settori in teoria più aperti al mercato: quello della telefonia mobile. Dove in pratica (vedasi Mondo3 News| 3 Italia ferma al 7,5%, in Italia persiste il ‘duopolio’) anche l’ipotizzato matrimonio tra 3 Italia e Wind vedrebbe Tim e Vodafone ancora saldamente in mano del mercato. Perchè? Basta guardare i numeri, il terzo e il quarto gestore messi assieme al momento avrebbero solo il 21% delle quote del mercato mentre l’apporto dei virtuali (anch’essi considerati nella loro totalità) ancora non sfiora manco l’1% delle sim attive. Che dire? Che ancora si guardano i numeri con troppa asetticità, eppure il campo delle TLC dovrebbe essere di stimolo per tutte le liberalizzazioni in atto nel nostro paese. Chiudo con un comunicato stampa ADUC, ripercorre a suo modo i dati esposti ieri. Disastro TLC, sarebbe stato un altro titolo per questo post. Intanto leggete del far westLeggi tutto “Gara a due nel Far West delle TLC”

Vodafone, ritorna la ricarica da 5 euro

La crisi economica fa il suo capolino anche nella telefonia mobile. O meglio questo sembrerebbe trasparire dalla decisione di Vodafone di ripristinare sul sito 190.it le ricariche da 5 e 10 euro tanto gradite ai clienti!

Ufficialmente o due tagli più piccoli di ricarica non erano mai stati ritirati dalla rete vendita, ma la loro reperibilità era sempre più scarsa: in tal senso gli sforzi di Lottomatica e POS erano davvero poca cosa.

Ora questa mossa è stata confermata dal Vodafone Lab, che sia l’inizio della consapevolezza degli italiani sull’uso del cellulare?

OverRide Vodafone, come vedere i numeri privati

Si possono vedere i “numeri privati” quando ci chiamano? Una risposta alle diverse email che mi chiedevano cosa fare per conoscere chi ci sta molestando con chiamate da numero privato.

Niente di nuovo, il servizio esiste da tempo (almeno un paio di anni secondo il ben informato VodaWorld) e viene offerta, ad esempio, da Vodafone a tutti i suoi clienti.

Cos’è il servizio “Over Ride” di Vodafone?

E’ un servizio, poco conosciuto in realtà , disponibile per clienti abbonamento e ricaricabili Vodafone. Tale servizio, denominato OverRide, permette di avere per un breve periodo (al massimo 15 giorni) e per i soli orari nei quali si verificano le chiamate di disturbo, l’annullamento del servizio di restrizione del numero chiamante.

In pratica, anche se chi ci chiama utilizza il “nascondi numero” si vedrà il numero in chiaro anche per i semplici “squillini“. Il tutto ha un costo: 26,55 euro + iva, addebitati sul conto telefonico o sul credito telefonico.

Come si attiva Over Ride di Vodafone?

Tecnicamente bisogna fare la richiesta di attivazione del servizio che rende temporaneamente inefficace la soppressione dell’identificazione del numero chiamante (servizio override).

L’attivazione si ottiene spedendo un modulo disponibile sul sito ufficiale tramite raccomandata A/R e/o PEC.

Un ottimo strumento, ma occhio a non abusarne.

Costi di terminazione, il parere dell’ECTA

Un j’accuse contro TIM e Vodafone. Questo è quello che viene dall’ECTA (The European Competitive Telecommunications Association), l’associazione che si batte per una regolamentazione del mercato delle telecomunicazioni a difesa degli operatori alternativi, con una precisa accusa agli operatori mobili incumbent .

In pratica si accusano Tim e Vodafone, i due incumbent del mercato mobile italiano, di esercitare una politica discriminatoria imponendo prezzi eccessivi sui costi di terminazione, il pedaggio che gli operatori mobili chiedono, all’operatore da cui parte la chiamata, sia esso operatore fisso o mobile, per farla transitare sulla propria rete. La condizione attuale – secondo Ecta – rende estremamente costoso chiamare utenti appartenenti ad altri operatori e a pagarne le conseguenze sono i consumatori. L’associazione si è ora rivolta al commissario europeo per le comunicazioni, Viviane Reding, affinché nelle proposte sui costi previste per la fine di questo mese si prendano dei provvedimenti atti a ridurre le tariffe praticate fino a questo momento.  Leggi tutto “Costi di terminazione, il parere dell’ECTA”