Sim lock, arriva la delibera del Garante

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato una regolamentazione per il simlock degli operatori.

Secondo quanto disposto dall’autorità i terminali potranno essere sbloccati, su richiesta degli utenti, dopo 9 mesi con il pagamento di un importo che non deve superare il 50% dello sconto fruito e in ogni caso, gratuitamente dopo 18 mesi.
L’autorità ha anche disposto l’introduzione di informazioni più chiare per gli utenti.

Era l’ora, niente da aggiungere.

H3G contro Adusbef

NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE DAI POTENTATI ECONOMICI CINESI, CHE NON RISPETTANO I DIRITTI DEGLI UTENTI E RISPARMIATORI!

“3 Italia Mobile Media Company del gruppo Hutchison Whampoa Ltd – si legge in una nota– ha dato mandato ai legali di procedere contro Adusbef”. Non è la prima volta che questa azienda telefonica di origine cinese,che non rispetta i diritti dei consumatori italiani,dà mandato ai suoi legali per intimidire l’azione di Adusbef a tutela dei cittadini. Dopo aver inoltrato richiesta risarcitoria di 61 milioni di euro (120 miliardi di vecchie lire) contro Adusbef e Federconsumatori ree di aver fatto condannare H3G dall’Antitrust e Tribunale civile,per comportamenti commerciali ingannevoli e lesivi dei diritti dei consumatori; dopo aver chiesto –senza ottenerla- una cauzione di 1 miliardo di euro (duemila miliardi di vecchie lire) per la questione della SIM Lok, tentando di far incriminare penalmente 500.000 utenti, colpevoli di aver violato un grimaldello anticoncorrenziale; dopo aver cercato di inserire un turpe commercio pornografico all’interno dei “videofonini 3” prontamente sventato (per ora) dalle denunce penali di Adusbef, tenta l’ultima disperata carta per spaventarci. La missione dell’Adusbef,sancita dalla legge 281/98 e dal codice del consumo, è quella di tutelare i diritti di consumatori e risparmiatori. Negli esposti inoltrati alla Consob ed alla Procura della Repubblica,abbiamo chiesto di evitare tristi repliche di risparmio tradito,che hanno bruciato risparmi di un’intera vita di lavoro ad 1 milione di famiglie,non solo per i cattivi consigli delle banche,ma anche come diretta conseguenza di quotazioni gonfiate dei titoli in borsa. Nella cosiddetta new economy,le banche gonfiavano il valore delle società quotande anche con la precisa finalità di incassare provvigioni commisurate al valore delle quotazioni: più alte erano,più elevati erano gli incassi. Questa azienda “cinese” voleva assegnare un valore all’IPO di 3 Italia,pari a circa 12 miliardi di euro,mentre le valutazioni delle banche (alcune anche azioniste e creditrici per 3 miliardi di euro,quindi in conflitto di interesse), sono state di 6-7 miliardi di euro. La mancata quotazione di “3” deciso dalla società per il valore troppo basso assegnato dalle banche ed i paletti della Consob, confermano che è stato evitato l’ennesimo bidone ai risparmiatori. Continueremo a prevenire inganni telefonici ed a difendere i diritti dei risparmiatori.
Elio Lannutti (presidente Adusbef) da http://www.adusbef.it/
Roma, 13-2-06

GuidaTel, una buona idea persa per strada

GuidaTel è stata una buona idea e quando nel 2004 fu presentata dall’Ag.Com. tutti i pareri furono positivi. Era un modo per aiutare il consumatore a districarsi nella giungla della telefonia. Peccato che da allora non sia cambiato niente. L’indirizzo di riferimento è sempre il solito http://www.agcom.it/guidatel/, purtroppo anche i dati. Basta, infatti, dare un’occhiata in basso alla data dell’ultimo aggiornamento. La guida è aggiornata al 31 dicembre 2004. Siamo a febbraio 2006, ma come se non bastasse nel testo di presentazione c’è anche la beffa: “E’ nostra cura verificare l’aggiornamento dei dati al momento della pubblicazione, tuttavia le informazioni potrebbero non essere sufficienti.” Esatto, le informazioni non sono sufficienti.

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12: la telenovela si chiude a 1,20 euro

Scende, non scende, scende, non scende… il tormentone dei prezzi dei servizi 12 finalmente arriva alla fine.
L’Autorità per le Comunicazioni abbassa a 1,20 euro, 30 centesimi meno di prima, il prezzo massimo al minuto per le chiamate per i servizi informazione da rete fissa. È quanto si legge in una nota dell’Authority che riferisce come la Commissione infrastrutture e reti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò, relatori Roberto Napoli e Stefano Mannoni, «ha deliberato la riduzione dei prezzi massimi delle chiamate per i servizi informazione elenco abbonati da rete fissa. Il prezzo massimo stabilito è 1,20 euro al minuto, esclusa l’Iva».

La delibera «prevede anche norme più restrittive per il completamento di chiamata che potrà essere effettuato solo su consenso esplicito del cliente».

O2 unisce l’Irlanda

02 Irlanda ha deciso di eliminare i costi di roaming internazionale per i propri clienti che usufruiranno della rete gemella inglese 02 UK nel territorio dell’Irlanda del Nord.

In attesa della reciprocità tra le due reti e della risposta dei vari competitor delle due nazioni, questo è un avvenimento davvero da segnare nella storia. L’Irlanda unita, seppur telefonicamente, è una cosa davvero d’impatto.

Aprile

Aprile si avvicina e le elezioni pure… e come in ogni rigoroso calendario la nostra Authority sulle TLC sposta la propria attenzione sui mass-media. Emblematica l’Agenzia di stampa che riporto in data odierna. Oui, c’est l’Italie.

  • ROMA – La multa comminata questa mattina dall’Authority tlc di 150.000 euro alla trasmissione Liberitutti di Rete 4 di Mediaset è una decisione politica e l’Autorità dimostra di non essere più un organo di garanzia.Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a margine della cerimonia di inaugurazione di una nuova galleria del Gra di Roma da parte dell’Anas. “E’ veramente uno scandalo che l’Authority non abbia detto nulla nei confronti di RaiTre che è un’autentica macchina da guerra contro gli avversari politici. E’ scandaloso che ci sia questa situazione e che poi si prendano iniziative come queste assolutamente ingiustificate ed ingiustificabili. E’ una iniziativa politica, altro che Authority. Non è più un organo di garanzia, è diventato un organo di battaglia politica”, ha detto Berlusconi ai giornalisti.
    L’attuale presidente dell’Authority tlc è stato designato dal governo Berlusconi il 18 marzo del 2005, mentre gli attuali membri del consiglio sono stati votati dall’attuale Parlamento nella primavera dello scorso anno.