“Un regalo da 3 miliardi di euro”

Non si fa in tempo a gioire per le prime prove di simmetria per la telefonia mobile che arrivano le prime pesanti critiche come riporta corretta l’agenzia di stampa AGI:

Sono negative le prime reazioni che arrivano da fonti del settore alla bozza di decisione dell’Autorita’ per le Comunicazioni che stabilisce che la terminazione degli operatori mobili dovra’ convergere a 5,9 centesimi di euro al minuto al 2011 per Telecom, Vodafone, Wind e a 7 centesimi per H3G. Si tratta, fanno notare le fonti, di una soglia “ampiamente superiore a quanto indicato dalla Commissione Europea, che ha stimato che il costo reale della terminazione su rete mobile e’ al massimo di 3,5 centesimi di euro al minuto”.

L’Autorita’ italiana, proseguono le medesime fonti, “ha cosi’ disatteso le indicazioni reiterate dal Commissario Reding non piu’ tardi di quindici giorni fa, quando ancora in un discorso chiedeva un’armonizzazione nei costi di terminazione mobile, e riteneva difficile spiegare le differenze tra i diversi costi”. Dal confronto con gli altri paesi europei emerge infatti che la proposta di fissare un valore per la terminazione mobile di 5,9 al 2011, proseguono le fonti, “pone l’Italia al di fuori della media dei paesi europei”. Le altre Autorita’ europee hanno imposto gia’ nel 2008, significative riduzioni per ridurre gli oneri di terminazione mobile: – in Austria dal 1 gennaio 2008 e’ stato imposto al primo operatore mobile un tetto massimo di 5,72 centesimi al minuto.

in Finlandia le tariffe di terminazione dei principali operatori sono pari a 5 euro centesimi al minuto – il regolatore del Portogallo ha imposto una riduzione entro il 2008 da 11 centesimi di euro a 6,5 euro cents/min per i primi 2 operatori mobili.

– in Svezia, le tariffe sono fissate ad un tetto massimo di 5,85 euro cents/min.

– Anche in Gran Bretagna, le tariffe dei principali operatori sono gia’ oggi inferiori a 7 centesimi di euro. Quindi, gia’ oggi, i valori di terminazione vigenti in Europa per situazioni comparabili a quelle in cui operano Tim e Vodafone, secondo le fonti, sono inferiori a 6 centesimi di euro e “non vi sono motivazioni oggettive per giustificare nel caso italiano tariffe superiori”.

Il mercato della terminazione mobile e’ di grande rilievo, sia per i bilanci degli operatori mobili che per le tasche dei consumatori: si tratta di 4 miliardi di euro all’anno, ovvero il 20% del fatturato totale del mobile. Per questo, secondo alcuni calcoli, un percorso da parte di Agcom che preveda riduzioni graduali verso un valore obiettivo intorno a 6 centesimi di euro al 2010-2011, costituirebbe un “regalo” da parte dell’Authority agli operatori mobili pari a circa 3 miliardi di euro l’anno che andrebbero a pesare sui consumatori finali sia di rete fissa che di rete mobile.

[via Consumatori TLC]

6 risposte a ““Un regalo da 3 miliardi di euro””

  1. Condivido le critiche. Tre anni per arrivare poi a valori comunque più alti di quelli prefissati dalla Commissione Europea: ma possibile che all’ Agcom abbiano la spudoratezza di fregarsene delle direttive europee? Davvero vergognoso….

  2. Siccome dovrà visionare il tutto l’Antitrust credo che presenterò una mia memoria su questi costi di terminazione con la richiesta che vengano diminuiti ulteriormente rispetto a quelli proposti dall’Agcom ed H3G li abbia uguali agli altri se non più bassi visto che non fanno altro che continuare a sfruttare gli autoricaricatori per far cassa.

  3. AndreA, quel comunicato a me sembra molto “di facciata”…H3g fa la voce grossa, perchè in realtà spera che venga approvato anche dagli altri organi:ci metterebbe la firma su quel provvedimento dell’ Agcom ! Solo dal 1° Settembre ( e non dal 1° Luglio per darle la possibilità di prolungare l’apertura quotidiana delle giostre LUNA PARK come la scorsa estate) scenderebbe comunque a 13 centesimi e dopo ogni anno subirebbe ua riduzione di appena 2 centesimi…

  4. Eh lo so bene, caro Massimo, che a loro andrebbe bene eccome!

    Il timore maggiore a Trezzano è che intervenga Bruxelles…

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