A marzo avevo capito che la class action era vicina alla sua morte a un corposo rinvio.
Quel giorno, infatti, c’era a spiegare i numerosi rinvii Antonino Lo Presti, relatore della legge, su La7: il sospetto era che la volontà parlamentare fosse quello di agevolare le aziende rispetto ai diritti dei consumatori. Beh quello qua sotto è il titolo di stamani dell’agenzia ApCom che illustra la probabile ulteriore (lunga) attesa che i cittadini italiani dovranno sopportare per le azioni collettive.
E pensare che qualcuno pensava che la “speculazione” dei consumatori fosse solo un’esagerazione dialettica di un parlamentare… ora è praticamente sancita de facto. Chi sperava che diventasse legge di stato a luglio 2009 può tranquillamente tornare a sognare mondi migliori. Sic.
Una risposta a “Come volevasi dimostrare”