Digitale terrestre, spettri da… cartello

Dahlia saluta il mercato del digitale terrestre. Molti manco l’avranno sentita nominare, ultimamente era d’interesse per i tifosi della Fiorentina e del Palermo per alcune contestazioni sui rinnovi senza le due squadre calcistiche… ora i problemi però sono più seri.

Gli azionisti riuniti in assemblea non hanno potuto fare altro che prendere atto della decisione di Air Plus, il gruppo svedese della famiglia Wallemberg cui fa capo Dahlia e che nella pay tv ha investito, e perso, decine di milioni. Fino a ieri, quando ha deciso di staccare la spina.

In una nota, Telecom Italia Media, azionista di Dahlia con il 10,1% del capitale, ha fatto sapere che a breve verrà presentato un piano di liquidazione. Le notizie si rincorrono, come ha riportato Key4Biz.

Visto il “calcio in palio” Mediaset valuterà la questione dei diritti tv sul calcio di Dahlia nel caso in cui, a causa del suo scioglimento, questi dovessero tornare alla Lega Calcio.

l parlamentare del Pd Giuseppe Berretta,  a sua volta, ha commentato l’eventuale rischio che anche per il digitale terrestre si possano determinare posizioni dominanti, “se non veri e propri monopoli, da parte di società, guarda caso sempre le stesse, che impediscono la libera concorrenza, anche in mercati nati proprio per moltiplicare l’offerta dei contenuti televisivi‘. Al di là dell’appartenenza politica non so quanto convenga rischiare di avere due piattaforme TV, satellite e digitale terrestre, con un monopolio di fatto su entrambe.

Certo è che Sky e Mediaset Premium sono a loro volta concorrenti sul più ampio concetto della “pay tv” in senso lato, ma non è che sono comunque troppo pochi due operatori a divider.. ehm.. “contendersi” diritti e quant’altro?

Per ora la battaglia sui prezzi si è vista più negli spot che altro… perché alla fine si parla di 60 euro bimestrali per tutti gli appassionati di calcio (il “motore” principale delle pay-tv): per dirla in soldoni – nonostante la concorrenza – la bolletta della TV rischia di essere, anche con il pacchetto “entry level”, più onerosa di quella dei “servizi essenziali” (quali luce, acqua e… financo l’ADSL).

4 risposte a “Digitale terrestre, spettri da… cartello”

  1. Potrebbe essere l’occasione più appetibile per Sky di sbarcare sul digitale terrestre. Tanti canali da rendere gratuiti fino a quando potrà fornire contenuti a pagamento.

  2. intanto vorrei esprimere solidarietà a chi ha perso il lavoro in questo valzer delle tv, detto questo mi auguro che si definisca è chiaro che non fa bene ma se nessun altro si farà avanti avremo due monopoli pazienza

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