Sembra che sia la notizia di oggi:
Al centro della disputa, sulla quale sta indagando l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, meglio nota come Antitrust, la durata della garanzia su iPhone, iPad e gli altri dispositivi prodotti dalla mela.
Eppure io leggevo già il 28 maggio scorso, ossia 3 mesi fa, che “nelle scorse settimane l’Authority ha deciso di avviare una procedura nei confronti della Apple e secondo i primi accertamenti compiuti la società della Mela, insieme alla catena di vendita Comet, proporrebbe un contratto di assistenza a pagamento senza chiarire al consumatore che il contratto si sovrappone temporalmente al secondo anno della garanzia legale che non comporta costi per il consumatore.”
E’ vero, in qualche articolo si legge che questa analisi è in corso addirittura da un anno. Oggi vengono detti, seppur tra le righe, i tempi: “in attesa che l’indagine si concluda – l’Autorità garante della concorrenza parla di circa due mesi – “.
Quindi un anno e più per confrontare se la pratica di Apple, in essere da sempre, sia più o meno conforme. Capite poi perché il cittadino comincia a dubitare dell’efficacia anche delle autorità indipendenti?
Eppure Antitrust ed AgCom hanno tutte le potenzialità per (ri)avvicinare con fiducia i consumatori alle istituzioni per quanto riguarda la loro salvaguardia. Non perdiamo queste occasioni, su…
Un anno per la burocrazia italiana è niente!
Una mia segnalazione del 2009 di comportamento scorretto nei prospetti di confronto tariffe dei gestori ad autorita.energia.it (Pratica con numero 463 664 546) risulta tuttora aperta con la giustificazione (risibile, datami dal call center) che alle richieste di documentazione i gestori non si degnano di rispondere all’autority! Se mi mandi il tuo indirizzo email ti farai delle grasse risate leggendo il relativo carteggio.
Ermanno Peciarolo » Mi ero dimenticato dell’Autorità dell’energia, forse volutamente visto che riesce nell’impresa da essere attaccata da tutti 😉 Cmq dipende, l’Antitrust a volte mi ha sorpreso per celerità ed altre per lentezza… questo purtroppo è il secondo caso, peccato perché sarebbe un’iniziativa che avrebbero potuto dare – almeno come fattore d’immagine – nuova vita alla sua funzionalità visto che tratta di un argomento di elevato interesse diffuso (o almeno, piace ai giornali 😉 )
Alla fine diranno che quei pacchetti di estensione della garanzia “nascono” rivolti alle P.IVA, la cui garanzia legale decade dopo un solo anno, e poi li lasciano uguali per i privati.
Finirà tutto in una assoluzione, ci scommetto.
D’altro canto lo fanno un po’ tutti, guardatevi un po’ le estensioni di garanzia Acer tanto per fare un confronto.