Telefonia fissa, arriva (torna?) la portabilità

La portabilità del numero della rete fissa in realtà è sempre esistita e non è mai sparita. E’ “solo” stata complicata per molti ed impossibile per alcuni. Complicata per i tempi, impossibile per coloro che volevano mantenere il proprio numero variando tra due gestori alternativi senza passare da Telecom Italia. Per risolvere questi problemi dovrebbe arrivare finalmente l’accordo tra tutti gli operatori che, come sottolinea PiTelefonia, “a dieci anni dalla liberalizzazione del mercato delle TLC, diventa una concreta speranza“.

Ieri fonti dell’Autorità TLC hanno fatto sapere che sarebbe stato finalmente raggiunto un accordo con tutti gli operatori, un’intesa destinata a introdurre tempi e procedure certe per il cambio di operatore sul fisso. Finalmente stop a triangolazioni varie per fare passaggi tra due gestori alternativi. Un sogno lungo un decennio…

Portabilità  in un giorno, parola di Viviane

Viviane Reding sicuramente non ha grosse soddisfazioni dalla telefonia mobile italiana. I nostri gestori, da sempre riottosi a cedere parte delle loro posizioni dominanti per il controllo delle quote di mercato e di fatturato, ora devono prendersi l’ennesima reprimenda sui tempi delle portabilità. Analizzando la situazione della nostra penisola, infatti, oggi il Commissario Europeo ha sottolineato che la situazione è inaccettabile. ”Non c’è nessuna giustificazione perchè un utente subisca una punizione solo perchè cambia operatore telefonico”: la denuncia verte sul fatto che in Italia per poter trasferire il proprio numero telefonico da un operatore all’altro spesso ci vogliono ancora venti giorni, mentre la riforma della Commissione Europea ne prevede solamente uno.

Per il commissario Reding , ‘‘la portabilità del numero può dare un forte impulso alla concorrenza”. Concorrenza, la parola magica dei nostri gestori. Talmente magica che per alcuni ha fatto… puff. Sparita, dietro il parasole del cartello di 4 gestori ed inutili innumerevoli ESP.

Pisa contro Siena, Vodafone contro Wind

Guerra di campanile. Almeno per attirare l’attenzione.

Tipica della Toscana, questa volta i contendenti sono diversi dal solito. Due importanti atenei (Siena e Pisa) e due gestori telefonici, uno contro l’altro.

L’idea è la stessa, ossia offrire un’offerta telefonica ad hoc per lo studente universitario. Dopo che Wind ha lanciato l’offerta Campus per gli studenti senesi, oggi si viene a conoscenza dell’accordo di Vodafone con l’università  pisana.

In un periodo di virtuali fin troppo virtuali (leggasi ESP) ben vengano questi accordi, sperando che queste esperienze non restino eccellenze nel deserto…

Vodafone, quando l’A.D. chiama il cliente

Apprendo da un caro lettore (Eros 76) che oggi ha ricevuto una chiamata direttamente da Pietro Guindani, Amministratore Delegato di Vodafone Italia e Presidente di Assotelecomunicazioni.

Senza anticipare niente posso comunque far presente che l’A.D. si è preso a cuore un problema segnalato da un cliente dopo una segnalazione. Niente male. Nonè una pratica di customer care in senso assoluto, sicuramente è un bel gesto per chi è abituato solitamente a dover commentare la distanza tra clienti ed operatori nel dialogo reciproco.

“Pronto Antitrust, risponde Guindani”

Una giornata da protagonista comunque per l’A.D. di Vodafone. Le agenzie segnalano che proprio oggi su invito del presidente Antonio Catricala’, Guindani ha risposto alle segnalazioni dei consumatori che telefonavano al numero verde 800 166 661. “Ho accolto con estremo piacere l’invito del Presidente Catricala’ -ha commentato Pietro Guindani- per Vodafone qualita’ del servizio e centralita’ del cliente sono da sempre due valori fondamentali. Oltre dieci anni fa -ha spiegato- fummo i primi operatori telefonici in Italia a creare un servizio di assistenza gratuito e attivo 24 ore su 24. Oggi ho avuto l’opportunita’ di visitare il Call Center dell’Autorita’ e di rilevare l’estrema professionalita’ degli addetti e le elevate capacita’ di gestione della relazione con i consumatori“.

Paese che vai, banda larga che trovi

La banda larga per tutti. Se ne parla molto, soprattutto in Italia. Molte parole, pochi fatti. Ma non è così ovunque.

Apprendo da “Repubblica” che “[…] Cinque anni per recuperare il terreno perduto, cinque anni per passare dalla qualifica di asino a quella di primo della classe: la Francia è il paese europeo che offre al più gran numero di suoi cittadini l’accesso alla banda larga. A fine 2007, il 98,3 per cento dei francesi (contro il 50% nel 2003) poteva chiedere un abbonamento Adsl; la sparuta pattuglia dei dimenticati sarà  servita in primavera grazie al satellite.

Una percentuale superiore a quella tedesca (93%), spagnola (90%) e italiana (60%). Un exploit non da poco, se si considera la struttura del paese : la Francia metropolitana, cioé senza i dipartimenti d’Oltremare, ha una superficie di quasi 550 mila chilometri quadrati (l’Italia qualcosa più della metà, 301 mila chilometri quadrati). Fornire a tutti l’Adsl era una scommessa, tanto più che in passato le telecomunicazioni non sono state il settore più forte del paese : il decollo della telefonia fissa è avvenuto con molto ritardo, i telefonini hanno faticato ad imporsi. […]”/p>

Quindi, mentre la Francia vola, la vicina San Marino prova a seguirla.

L’Azzurra Repubblica da sempre soffre le carenze strutturali proprie dell’Italia (monopolio Telecom et simialia), ma con l’apertura della concorrenza le cose stanno cambiando. Evitando di dover passare dalla (satura) rete fissa Telecom il nuovo gestore San Marino Telecom prende la strada della copertura senza fili.

Un comunicato stampa, infatti, promuove una soluzione wireless per la banda larga a firma di Prima. Il prodotto ha un nome (WiFast) che è un chiaro riferimento a quel Wimax che potrebbe arrivare presto anche in Italia. Intanto buon Digital Divide a tutti.

L’UMTS vicino a quota 100 paesi

Sono 211, in 91 Paesi, gli operatori di telefonia mobile ad aver lanciato servizi commerciali 3G, l’87,6% dei quali con tecnologia Hsdpa. I dati provengono dall’ultima rilevazione della Global mobile Suppliers Association (Gsa), secondo cui la banda larga mobile e’ ora disponibile in 80 nazioni. La massima diffusione dell’High Speed Downlink Packet Access si registra in Europa, con 106 operatori. Seguono Asia-Pacifico con 36 operatori, Africa e Medio Oriente con 24 e le Americhe con 22.

[via Cellularmania]