Le retention rientrano dalla finestra

Buongiorno Italia, non si fa tempo a fare pulizia del marciume che spesso rientra dalla finestra.

Stamani scopro che la pratica di retention è stata abolita ha cambiato nome. Si chiamerà Win Back. E per una volta ha ragione da vendere Vincenzo Novari che si scaglia contro questa nuova invenzione dei gestori dominanti.

“[…] la possibilità di chiedere al cliente che sta cambiando operatore l’ok a essere richiamato, anche dopo aver cambiato gestore, per proporgli nuove offerte […] è una nuova pratica scorretta e speriamo che questa idea venga respinta con forza dall’Autorità.“

Speriamo solo che la sua difesa sia coerente con gli interessi dei consumatori anche in futuro.

Area Clienti Wind e statistiche chiamate

Sono cliente Wind, è arancione la mia sim primaria.

E’ una curiosità a cui spesso mi tocca rispondere e talvolta confrontarmi. Specie se faccio il bravo consumatore ed entro nell’Area Clienti 155 per consultare le mie chiamate. Da tempo immemore ritengo la gestione Wind non propriamente all’altezza, ma se il dettaglio chiamate in qualche modo è intelligibile mi auguro che qualcuno mi spieghi la filosofia delle statistiche chiamate.

wind_stats00Qui a sinistra vedete il mio traffico in sintesi, con la somma delle ore di chiamate voce, degli SMS e della navigazione su internet. Insomma, non è il massimo ma onestamente nel singolo campo ci si muove benino.

Qua sotto invece metto gli screenshot a cui danno vita le mie chiamate con l’elaborazione (?) del mio traffico.

Qualcuno ha capito qualcosa? E soprattutto: perchè si distingue piuttosto bene il traffico internazionale mentre quello verso altro operatori mobili nazionali rimane sotto un vago “mobile”? Eppure dovrebbero servire per rendere più intelligibili le cosiddette note di servizio “antiabusi”.

La sensazione però è opposta, ossia che si abusi della pazienza di chi cerca trasparenza e chiarezza. Ah tra l’altro sembra che non abbia speso niente (0,22 ct in chiamate) o troppo (1.022 euro in realtà del bundle Mega1500), in realtà di soli canoni (NoiTuttix3, Mega1500, Messaggi Free, NoiWind SMS) ho lasciato a Wind, per il solo mese di ottobre, 40 euro.

Pan per focaccia

Tele2 si lamenta che Wind è cattiva, Wind si lamenta che Tele2 è cattiva. Entrambe vengono multate, la morale però è triste: piangi tu, piango io ma intanto tutti e due freghiamo i consumatori.

Beh, permettemi la battuta, è molto Italia 2.0(09)

Risposte (in)adeguate

Ricordate la campagna per gli SMS più convenienti?

Mandai la copia di quel documento all’Antitrust italiano, era tra l’altro il primo dei destinatari.

In realtà, a ben leggere, non chiedevo “solo” SMS più convenienti ma anche una tariffazione compatibile con quella della famosa Eurotariffa: ossia chiamate internazionali con un limite pari a quello in roaming e con un metodo di tariffazione identico a quello comunitario (30/1).

Beh, l’Antitrust mi ha risposto con una (laconica) lettera in cui mi dice che per quanto riguarda gli SMS sta lavorando con l’AgCom. La prossima volta potevano evitare anche di spendere i soldi del francobollo, visto che mi hanno risposto quel che io stesso gli avevo ricordato… e non finisce qui. La parte sulla tariffazione e sulle internazionali onerose manco ha avuto una risposta di cortesia, interessa così poco anche a chi deve controllare che manco occupa una riga di una lettera.

Tutto questo mentre in India chi di dovere chiede la tariffazione al secondo… in India, migliaia di km da uno dei paesi fondatori dell’UE.

Se due anni possono bastare…

Due anni, tre mesi e un paio di giorni. Oltre a due segnalazioni all’Antitrust, una serata in TV a “Mi Manda Rai3”, una giornata al Corecom Toscana per una (mancata) conciliazione e diversi passaggi in Tribunale di RTI.

Questo il tempo atteso e le attività svolte per 16 (sedici) euro di rimborso che dalla fine di giugno 2007 mi era dovuto da Mediaset Premium.

Se la mia caparbietà indubbiamente mi è costata più di quanto mi è stato rimborsato, c’è da chiedersi che figura possa fare mai RTI in una lunga guerra dove, al di là di singole battaglie, ha perso capra, cavoli e non solo…

Ah dimenticavo: la mia richiesta di rimborso era di fine luglio 2009. Siamo ad ottobre, il rimborso è arrivato oltre quella Carta dei Servizi che a Cinisello Balsamo deve restare proprio antipatica…

Intercettazioni, gestori e…

…verità cercasi.

Oggi leggo su tutti i maggiori quotidiani che i dati dei clienti sono stati conservati per la bellezza di 7 anni con gravi conseguenze per la privacy.

La privacy? Dice un dirigente dell’autorità garante: “Chiunque tra il 2001 e l’inizio del 2008 abbia usato la rete internet deve sapere che tre tra i maggiori fornitori di accesso del paese (Telecom Italia, Vodafone e H3G) tre compagnie di telecomunicazione, hanno registrato tutto il traffico da mobile di quegli anni. Non tutti lo facevano con la stessa profondità, e lo abbiamo specificato nei nostri provvedimenti del 17 gennaio 2008. Non è nemmeno detto che lo abbiano fatto in modo continuo dal primo all’ultimo giorno. Però quella raccolta di dati avveniva e il pretesto era che bisognava tenersi pronti per rispondere alle richieste dell’autorità giudiziaria. Il punto è che raccogliere i dati personali in quel modo e con quella rozzezza espone gli stessi investigatori ad errori e valutazioni sbagliate” [da Repubblica]

Poi ripenso ad alcuni articoli delle scorse settimane e vedo che uno dei gestori sotto la lente d’ingrandimento non ha fornito i dati dopo xxx mesi perchè già li aveva cancellati.

[…] vicenda legata alla pubblicazione di un commento di minacce verso Silvio Berlusconi nel blog di Beppe Grillo entra in scena H3G.

Il gestore 3, infatti, è stata la connessione utilizzata da colui che ha lasciato il messaggio su cui si sono aperte le indagini che proprio per lo stop da Trezzano (e da Microsoft, nda) si sono arenate. Quale è il punto?

La risposta che ha bloccato tutto è il fatto che l’operatore, nel caso specifico, ha eseguito le indicazioni del Garante della Privacy ed ha risposto che dal gennaio 2008 viene seguito l’ordine di distruggere dopo 60 giorni l’indirizzo Ip di destinazione che identifica univocamente i dispositivi collegati nell’ambito di una singola rete informatica. [via Mondo3]

Pertanto domando agli esperti: quale è la verità al riguardo? Quanto sensazionalismo c’è rispetto alla situazione dei fatti? Possibile che da 7 anni 7 si sia passati a 60 giorni 60? Mi sembrano due posizioni talmente estreme da non essere credibili per qualsiasi fini vogliano perseguire.