2010, il Corecom Toscana ‘sostituisce’ AgCom

Una buona notizia per i consumatori toscani e non solo.
Dal 1° gennaio 2010 infatti il Corecom Toscana (ed altri, leggere la news per intero su Mondo3) sostituisce in alcune importanti definizioni delle controversie l’AG.COM.: un grande vantaggio concreto per quei consumatori che, una volta fallita la conciliazione, erano costretti a una lunga (e faticosa..) gita in quel di Roma per definire la propria controversia di fronte all’Autorità.

Invece da quest’anno non sarà più così: mercoledì 16 dicembre è stata siglata la convenzione che permette, dall’inizio del 2010, l’esercizio di tre nuove deleghe: arbitrato, gestione del Registro per gli operatori della comunicazione (Roc) a livello locale, monitoraggio dell’emittenza radiotelevisiva regionale. La Toscana entra così tra le regioni che comincerà a sperimentare funzioni di grande importanza. Leggi tutto “2010, il Corecom Toscana ‘sostituisce’ AgCom”

Vodafone, problemi e ritardi

Ho un problema con il numero fisso Vodafone dal suo primo giorno di funzionamento. Ho segnalato il tutto a luglio, mai avuto una risposta dal 190. Tanto che il 22 settembre ho richiesto al Corecom Toscana il tentativo obbligatorio di conciliazione dato che dal Servizio Clienti  Vodafone non ho mai avuto notizie di una pronta risoluzione della pratica. In realtà – oltre a questo inconveniente – sono in attesa anche di un rimborso di un’altra pratica addirittura da febbraio scorso (ossia 8 mesi fa!): almeno a livello personale posso dire che da Vodafone ho tutto tranne che… risposte.

Beh, siamo ad inizio ottobre e non avendo avuto date oggi chiamo il (solitamente solerte) Corecom regionale: “Sì, sig. Andrea ci scusi ma Vodafone ha così tante pendenze qui a Firenze che prima del 2010 non riusciamo a fissare una data…“. Così tante da non avere tempo fino ad anno nuovo, alla faccia dello slogan la qualità si paga 😉

Ah, con altri gestori la coda è ben più corta. Saranno ancora così contenti i solitamente raggianti clienti Vodafone? Almeno in Toscana PARE di no.

L'(ab)uso del Corecom (2)

Seconda nuova avventura nella “serie” sull’(ab)uso del Corecom.

Protagonista stavolta di questa serie, che speravo non avesse altri capitoli, è mio padre. Partiamo dalla fine: anche in questo caso l’esito è positivo, estremamente. Quindi il fulcro non è la risoluzione del disservizio, è ancora una volta la funzione dell’organismo regionale per risolvere problemi semplici che competono ai vari Call Center.

Andiamo in ordine anche questa volta: nel 2007 (sì, oltre due anni fa…) l’account Alice legato alla linea ADSL di casa ha dei problemi con i servizi di autenticazione, pop3 e smtp. Segnalato il tutto, arriviamo – con 3 solleciti al 2009 – quando convinco mio padre a un nuovo (inutile) fax e al tentativo obbligatorio di conciliazione con richiesta di risarcimento. Qui la storia diventa divertente: a tre giorni dalla convocazione il disservizio viene risolto, aspettiamo la conciliazione per il risarcimento. Mio padre all’ultimo è assente non giustificato, l’arbitrato non ha luogo per la sua assenza ma nonostante tutto Telecom Italia ci rimborsa per l’importo richiesto in sede arbitrale pur non avendo obbligo conciliativo in tal senso.

Tutto bene, ma anche in questo caso era troppo “banale” aver risposto al primo fax inviato al Call Center 26 mesi fa piuttosto che arrivare a questa assurda situazione?

PS: nei prossimi giorni l’aggiornamento del blog – causa ferie, soprattutto mentali 😉 – sarà sospeso: riprenderà, più o meno, nella prossima settimana. A rileggersi presto!

L'(ab)uso del Corecom

Parto dai numeri: 53 chiamate al 155, 4 mesi e 13 giorni per gestire una segnalazione e 19 minuti al Corecom per risolvere un banale disservizio.

Questi i dati del mio problema dell’invio SMS da Firenze e dintorni che ho sofferto sulla mia sim Wind. Un paradosso: cosa era successo?

Era successo che dal giorno di San Valentino mi ero accorto che la mia linea telefonica non riusciva ad inviare SMS solo da alcune (ben) determinate zone d’Italia: dal mio paese di residenza, Rignano sull’Arno, nessun problema ma appena mi spostavo a Firenze, Roma, Versilia e sommariamente in tutto il nord della Toscana la rete mi restituiva un messaggio di errore.

Il 155 ha faticato a credermi (per usare un eufemismo… in un paio di occasioni gli operatori sono arrivati a dileggiarmi pesantemente, sic), ha cestinato almeno l’80% delle mie chiamate facendo cadere la conversazione o semplicemente “aprendo” segnalazioni mai esistite… e quando le segnalazioni sono state realmente aperte (ne ho certificate solo 4, nda) sono state chiuse in pochi minuti millantando, fino a pochi giorni dalla conciliazione al Corecom di lunedì scorso, di essere l’ufficio tecnico: peccato che non lo fossero, tanto che in sede conciliativa la mia richiesta è stata che la mia pratica fosse semplicemente lavorata da un tecnico del gestore.

E così è stato. Finalmente dal fine settimana scorso ho avuto il piacere di messaggiare ovunque mi trovassi tanto che sabato – contento come un bambino – ho inviato il mio primo SMS da… Firenze; ieri sera ho perfino ‘bissato’ dalla provincia di Lucca! Problema quindi finalmente risolto. Peccato che per avere quanto di più normale ci fosse – ossia la gestione di un disservizio da parte dell’ufficio tecnico… – abbia dovuto disturbare il Corecom Toscana.

Vi pare normale che uno debba fare questo uso del tentativo obbligatorio di concilazione quando basterebbe ascoltare i Clienti?

PS: per la cronaca ho appena scritto a Wind una lettera in cui chiedo, in nome della trasparenza, di conoscere quale fosse il tipo di disservizio sulla mia linea. Avrò mai risposta?

Corecom: conciliazione online, una bella novità

Ho da tempo un problema fastidioso con Wind: dopo una lunga ed inutile trafile con il callcenter oggi ho deciso di tentare la via della conciliazione online offerta dal Corecom Toscana. Nella sezione, segnalata in via sperimentale, si può presentare on line l’istanza UG (e/o UG5) e la documentazione allegata ed inviare la documentazione aggiuntiva anche nelle fasi successive
Per fruire dei servizi è necessario essere registrati ed entrare con la propria username e password. Per chi non fosse registrato è possibile registrarsi adesso qui a lato inserendo i propri dati e scegliendo username e password.
Per presentare on line le istanze è sufficiente quindi avere a disposizione sul proprio PC:

Questa qua sotto è la pagina dei dettagli utenti con le varie possibilità in essere:

corecomtoscana

Beh, niente da dire: un servizio molto comodo e un’opportunità interessante. Soprattutto un’opportunità coerente con il tipo di problemi da risolvere, la burocrazia e il tempo dei fax lentamente punta al futuro anche in Italia.

Wind e la conciliazione paritetica

Direttamente dall’ultima bolletta Wind: Al fine di stabilire un rapporto trasparente e corretto, e con l’obiettivo di risolvere possibili controversie con Wind, è possibile accedere senza alcun onere alla procedura di Conciliazione Paritetica. Tale procedura può essere avviata ogni volta che, a seguito di un reclamo, il cliente abbia ricevuto una risposta che ritenga insoddisfacente, ovvero non abbia ricevuto alcuna risposta entro i termini stabiliti dalla Carta Servizi WIND o nelle condizioni contrattuali. Per effettuare una domanda di conciliazione è necessario compilare il modulo disponibile online sul sito www.windgroup.it , sezione Consumatori, o presso le Associazioni dei Consumatori. Le domande di Conciliazione, debitamente compilate, dovranno essere inviate all’Ufficio di Conciliazione istituito presso le sedi Wind di Roma e Milano. Le domande saranno valutate da una Commissione di  Conciliazione Paritetica composta da un Conciliatore Wind e da un Conciliatore dell’Associazione Consumatori. Se la proposta di  conciliazione sarà accettata dal Cliente, questa sarà ratificata in un atto che estinguerà la controversia.

Questo a parole, qualche esperienza pratica?