Una settimana senza internet? Si può fare

Chi legge il blog noterà che da qualche giorno, più di 10, mancano aggiornamenti. Tranquilli, non è successo niente. E chi mi ha scritto in privato stia tranquillo, a breve risponderò alle email in coda 😉

Cosa è successo? Niente, ero in vacanza e – complice la rilassatezza dell’isola greca dove mi trovavo – sono stato senza internet per una settimana ed oltre (ci aggiungo un giorno “grazie” al corto circuito sulla mia linea Telecom…).

Un’occasione quindi per provare a “staccare” dalla rete… beh, ce l’ho quasi fatta! Quasi perché lunedì sera ho dovuto stampare il boarding pass del ritorno e (soprattutto) controllare l’evoluzione dello sciopero generale che ha interessato la Grecia il giorno del mio ritorno. Leggi tutto “Una settimana senza internet? Si può fare”

Parlare di internet in TV si può

Non so se qualcuno di voi abbia visto l’approfondimento di RTV38 alle 21. Ero uno degli ospiti, l’argomento era “Schiavi della tecnologia”.

La deriva su internet è stata inevitabile, tra l’altro molti ascoltatori – tra cui alcuni blogger ed appassionati della rete – hanno dato la propria esperienza su “cosa sia” la Rete a chi frequenta un media solitamente diffidente di internet.

Al di là dell’analisi di alcune questioni specifiche (l’ora tarda non aiuta), mi sono davvero sorpreso nel vedere che parlare di internet in TV si può. E che molti hanno seguito la discussione con passione: non saprò mai se i dati di ascolti avranno premiato o meno la scelta, sicuramente vado a letto soddisfatto della discussione. Un passo interessante dentro una tv (per di più locale). ‘Notte a tutti.

Arriva il Voip su 3G, ma i gestori lo chiudono

Il titolo riassume tutto.

E’ da settimane che si parla (molto) dell’apertura di Apple all’uso della rete UMTS per fare chiamate VOIP che i gestori sembrano ripensarci.

Insomma quel che apre un produttore, viene chiuso dagli operatori. Dei limiti imposti per l’uso internet mobile da Vodafone ne abbiamo parlato più volte. Sabato ho letto con piacere delle novità Wind, specie dell’opzione “Internet No Stop”. Un prezzo accessibile per 1 GB a banda piena (il superamento di quella soglia rallenta la velocità , nda), peccato per una clausola che altri amici hanno già  evidenziato: “Sono incluse nell’offerta tutte le connessioni sviluppate in Italia mediante punto di accesso internet.wind con esclusione del traffico VoIP e delle connessioni GSM e WAP.”

Quindi la grande paura è il VOIP, niente più P2P o altre connessioni mangiabanda.  Il nemico ora è diventato la telefonia via internet che salta a piè pari i gestori mobili.

E’ talmente palese che sembra quasi inevitabile un altro trend di variazioni contrattuali… con buona pace della net neutrality.

1922, anche dal cellulare (?)

La notizia è già nota e diffusa. Almeno tra gli ‘addetti ai lavori’ si conosce bene il rebranding (parziale) che Vodafone sta attuando con le offerte di telefonia fissa con Tele2 che è diventata TeleTu.

Una martellante campagna pubblicitaria riporta in auge un vecchio spot, con il maialino che – in barba al cambio del nome del gestore – ora è l’immagine della nuova compagnia. TeleTu è partita alla grande. Campagne pubblicitarie ovunque e numero di contatto (1922) in prima linea.

Escluso che l’assistenza telefonica ai clienti è rimasta a pagamento come lo era con Tele2, mentre il 1922 si dice – nel messaggio pubblicitario – che sia raggiungibile anche dal cellulare. La scorsa settimana non era così, da stamani sì ma solo da rete Vodafone e Wind. Niente H3G e niente Telecom Italia.

Mossa commerciale o antipatia tra concorrenti?

Canone Telecom, sale o scende?

Leggo sempre con piacere (non è certo una novità) molte discussioni su Mondo3.

Quella sul canone Telecom la trovo interessante per diversi motivi.

1. Un caro amico segnala che “nelle prossime settimane Agcom dovrebbe approvare una delibera con la quale sostanzialmente vengono eliminati i diversi obblighi regolamentari posti in capo all’ex monopolista. La delibera, dello scorso settembre, è stata sottoposta alla procedura di consultazione. Tra le altre cose, Telecom Italia sarà quindi libera di modificare a propria discrezione l’importo del famoso “canone Telecom” (oggi invece ogni modifica deve superare il vaglio dell’Agcom). Le offerte di Telecom saranno soggette a un “blando” controllo.”

2. Un altro caro lettore di questi lidi ribatte che “Telecom è stata autorizzata a praticare prezzi differenti nelle sole località ove esiste la concorrenza. Questo significa diminuzioni e non aumenti.”

3. Aumenti o diminuzioni che siano è stata ufficializzata un’Italia a due facce. Chi ha concorrenti “rischia” di vedere abbassare/diminuire il proprio canone telefonico, gli altri invece guardano la concorrenza sul filo (e non via voip con i “finti” distacchi…) degli altri. Magari anche a spese proprie.

Insomma, per chi può scegliere di avere sul proprio doppino in rame un altro operatore può osservare tutto quel che fa Telecom. Gli altri si rassegnino invece a subire… sia gli scampati pericoli che eventuali beffe.

Internet per la Pace

Il Premio Nobel per la Pace è sulla bocca di molti ultimamente. Ma la proposta Internet for Peace, come dirò tra un paio d’ore anche ad Alessandra Maggio nel programma “Sulla Notizia“, è tutt’altro che peregrina.

Al di là di chi potrebbe ritirarlo o meno, ma lanciare il messaggio di internet come strumento di pace a mio avviso è molto importante.

Tutto questo mentre ne’ la politica ne’ probabilmente gli stessi cittadini (solo il 47% degli italiani in rete) sembrano di capire una portata di uno strumento di comunicazione che molto ha dato e molto, probabilmente, darà ancora.

L’unica cosa che vorrei, oltre al pensiero per simili iniziative, è quella di vedere un’effettiva consapevolezza sulla funzione di internet a livello globale. E, se possibile, libero da concetti che sono le catene dello sviluppo.