Apple Store Firenze, apertura ai Gigli

Chi mi segue su Twitter (@andtrap) o su Facebook sa che avevo “anticipato” la possibile collocazione del nuovo Apple Store fiorentino all’interno dei “Gigli”, il centro commerciale di Capalle, nel comune di Campi Bisenzio, nell’area di Firenze Nord.

Una scelta che segue il “trend” italiano di Apple che sembra preferire, anche nel capoluogo toscano, la scelta di stare in spazi ampi e facilmente raggiungibili in auto (vedasi già Roma, Milano e Torino)che in locali centrali.

Un piccolo rammarico per chi ha in mente il nuovo Apple Store a Covent Garden a Londra (foto sopra), ma così è. Per ora nessun negozio Apple ufficiale (se non un reseller già presente da tempo…) nelle vie storiche di Firenze.

Il primo Apple Store fiorentino

Il luogo è confermato, si va ai “Gigli”.

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Non basta il 3G per connettere i territori montani

Il progetto 1000 Comuni di Vodafone sbarca per la prima volta in Toscana.
Per l’esattezza a Palazzuolo sul Senio, provincia di Firenze.

Una buona notizia: lodevole, infatti, l’iniziativa di Vodafone che porta il 3G in zone che, seguendo la sola logica commerciale, difficilmente avrebbero visto le nuove tecnologie UMTS ai propri albori.

Visto che questo blog è uno spazio aperto al pensiero, oltre ai progetti per mille comuni, sarebbe il caso di andare oltre. Magari con qualcosa di sistemico.

Siamo chiari. Nei comuni montani italiani manca la copertura cellulare.

In Francia, per ovviare a questo problema, è stata realizzata una rete condivisa per le cosiddette “Aree Bianche“, ovvero dedicata a quelle aree senza copertura cellulare da parte dei gestori mobili.

“Zone Blanche”: come funziona la rete condivisa francese

In pratica si è deciso di realizzare installazioni di rete “neutre” e condivise tra  tutti i gestori francesi in modo da fornire, per ora solo GSM 900 (ma son previsti upgrade a seconda delle nuove frequenze e tecnologie, ndr), la copertura cellulare in tutte le aree rurali e montane dove non sarebbe stato economicamente conveniente installare un’antenna.

Niente di particolare nuovo. E’ un progetto che ha già  qualche anno alle spalle, serve alle chiamate di emergenza e a fornire una continuità di segnale utilissima a chiunque.

Rilancio. E’ davvero sconveniente pensare di introdurre anche un’Italia una soluzione simile almeno per quelle zone dove nessuno ancora ha deciso di coprire con il proprio segnale?

Cellulari sugli aerei, ci hanno preso in giro?

Il legittimo sospetto che la pericolosità dei cellulari in aereo avesse fondamenta ben diverse dalla sicurezza l’ho espressa più volte. Tre anni fa, proprio su questo blog, si parlava di tre arrestati con il telefonino a bordo in quel di Milano. Tutto in contemporanea alle prime presentazioni dei servizi “GSM a bordo”.

La cosa suonava strana e in contraddizione. Oggi, grazie a un articolo di repubblica.it, trovo un pezzo citato dall’Economist che segna al meglio quanto ho sempre pensato:

Avete mai volato con Veritas Airlines? “Vi ricordiamo che da questo momento in poi tutti i cellulari devono restare spenti perché possono interferire con la strumentazione di bordo. Cioè, questo è ciò che finora vi abbiamo raccontato...”. Prego? “Per la verità vi chiediamo di spegnerli perché potrebbero interferire con la rete mobile a terra: ma la richiesta non avrebbe lo stesso effetto. Del resto nella maggior parte dei voli c’è sempre qualche cellulare che resta acceso per errore: e se fossero davvero pericolosi non li avremmo neppure ammessi a bordo“.

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Come (non) funziona un Call Center

Ho così tanti amici (validissimi) che lavorano in un Call Center che non mi riesce mai arrabbiarmi con
chi lavora dietro a chi gestisce le nostre pratiche. Certo è che qualcosa talvolta che non va.
Oggi, come spesso succede, un mio caso personale. A metà dicembre ricevo, come tutti, la consueta bolletta bimestrale Enel. Ancora una volta il pagamento sulla mia carta VISA non è andato a buon fine (e mi tocca pagarla in altra modalità, assai noioso almeno per me…), risulta che è attivo quella modalità di pagamento ma
da quando è stata rinnovata non viene più accettata.

Ok, vado sul sito Enel, Area Clienti e cerco i moduli per variare la carta di pagamento.

Per la mia utenza c’è scritto di chiamare l’800900800 e fare telefonicamente la pratica.
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I telefoni fermi… al secondo

Leggo dall’amico Max un’interessante segnalazione nata sulle riflessioni dei paradossi dell’Eurotariffa che faccio “mia”. Esiste una direttiva AGCOM (sì, oltre a quelle sulla TV e YouTube si occupano anche di altro 😉 ), esattamente la 326/10/CONS, che all’articolo 2 comma 1 dice:

Gli operatori mobili assicurano che gli utenti finali siano pienamente informati sulla disponibilità di piani tariffari di base per i servizi voce, traffico dati e SMS conformi alle premesse* poste a base del presente provvedimento e, se già clienti, che possano passare ad essi gratuitamente. Tali informazioni sono rese al pubblico con ogni utile modalità e canale di contatto, inclusa la rete di vendita e il sito web aziendale.

* Si veda a tal proposito l’allegato B delibera 696/09/CONS che nasce, come dicevo poc’anzi, sulle riflessioni nate dopo l’introduzione dell’Eurotariffa che sui mercati nazionali creava perfino costi maggiori che in roaming! Leggi tutto “I telefoni fermi… al secondo”