Contributi per la banda larga, l’UMTS ci salverà?

La domanda è retorica. Parto dalla riflessione che mi viene spontanea dopo aver visto le offerte di H3G dedicate ai giovani grazie ai contributi governativi per la banda larga.

L’intervento del Governo, seppur assai inferiore rispetto alle intenzioni iniziali, è apprezzabile. Ci sono alcune cose che non capisco. Ci saranno (giustamente) i gestori mobili tra coloro che potranno applicare gli sconti previsti, quindi anche la banda larga mobile sarà sovvenzionata. Non ci vedrei niente di strano se non il fatto che mi pare paradossale assurdo strano finanziare una chiavetta internet a un 20enne che abita a Milano mentre nella realtà dei fatti per i cittadini veramente colpiti dal digital divide non cambierà niente.

Pessimismo? No, una certezza. Gli incentivi della banda larga, oltre alla sua stessa (meritoria) diffusione tra i cittadini giovani, dovrebbero passare soprattutto per lo sviluppo delle aree non coperte da ADSL e UMTS. Gli incentivi di per sé rischiano di avere effetti paradossali: ossia il boom di chiavette USB dove magari c’è la fibra e lasciare il vuoto assoluto in tanti luoghi spesso a due passi dalle grandi città.

2 risposte a “Contributi per la banda larga, l’UMTS ci salverà?”

  1. Come non condividere il pensiero di andrea, il problema non lo risolve certo l’UMTS, anche perchè come ben sappiamo la coperture è relativa a posti dove già sono presenti tecnologie ben più performanti dell’UMTS e dell’HSPA…
    Il digital divide va affrontato in maniera diversa e da quelle aziende che possono investire anche dove i profitti non sono così alti…

  2. quoto appieno!
    bastava aumentare lo sconto per i veri servizi anti digital divide tipo tooway che sono più costosi delle chiavette ma più utili.

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