Mentre in Finlandia si dichiara la banda larga un diritto civile, qui da noi a Telefolandia abbiamo un presidente dell’Agcom, l’Autorità Garante delle Comunicazioni, Corrado Calabrò, che durante la sua Relazione annuale in Parlamento dichiara che la banda larga in mobilità “rischia il collasso†e invita il Governo a farsi carico del problema, sveltendo le procedure per la liberalizzazione delle frequenze al traffico dati mobile, spesso nominalmente in carico ai canali televisivi che magari non trasmettono.
Calabrò è riuscito solo a promettere che lo spettro di frequenze intorno ai 300 MHz potrebbe essere messo all’asta entro il 2015. Condizionale d’obbligo e, comunque, parliamo di cinque anni, un’eternità . […]
Che sforzo, nevvero? Se queste sono le capacità richieste posso presentare il mio CV per il Ministero delle comunicazioni 😉
Sembra che sapessi tutto, manco fossi un tecnico sopraffino… non è che era tutto così prevedibile che non si messo mano sulle frequenze TV per “altri motivi”?
| via Valerio Marani