Costi di terminazione giù, tariffe su?

Oggi faccio l’avvocato del Diavolo.

Sono da sempre favorevole all’abbattimento dei costi di terminazione (ossia quei costi che gli operatori pagano ai propri concorrenti quando una telefonata finisce sulla loro rete) perché hanno tenuto artificialmente alti i prezzi per molti anni. Anche per una considerazione banale: se il gestore X paga 11 centesimi per “terminare” la chiamata su Y come può permettersi una tariffa reale (ben diversa dalle nominali, ma qui si apre una parentesi infinita…) inferiore a quella cifra?

Semplicemente non può. E infatti non è mai successo, almeno prendendo come riferimento le tariffe al secondo e con scatto alla risposta (la 3Power10 “chiude” le chiamate su operatori con interconnessione <10 ct., ndr).

Torniamo a noi. AgCom ha reso noto come vorrebbe abbattere i costi di terminazione a partire dal prossimo anno.

Un bel taglio, già nel 2013 le autoricariche attuali salterebbero. Già le autoricariche.

Mentre non sono mai nate tariffe sotto i costi di terminazione, sono nate in questo decennio tariffe che cercavano di far aumentare le chiamate verso i propri numeri da parte dei gestori restituendo parte dei guadagni ai propri clienti. La loro “fine” è vicina: nel 2013 appunto si scende già a 2,6 centesimi (3,4 per H3G), una cifra incompatibile con tutti i meccanismi in essere. I 3 centesimi del Pieno Wind, le varie Ricaricami di Vodafone, i meccanismi di Tim non potranno reggere con una “restituzione” maggiore al guadagno. Stessa cosa per 3 Italia che però, per alcuni profili, già aveva pensato la scadenza del meccanismo al 31 dicembre 2011 (e per gli altri? Rimodulazione in vista, imho…).

Ok, fine delle autoricariche e terminazioni più bassi. Oltre alle tariffe “nominali” (che per intendersi sono quelle da 5 centesimi al minuto, ma che poi hanno canoni e scatti alla risposta che fanno sì che manco con una chiamata tendente all’infinito si spenda i 5 cent pubblicizzati… è chiaro? 🙂 ) arriveranno anche quelle reali molto più basse?

Non è detto, almeno non per tutti i campi. Un paese a noi vicino, la Francia, ha interconnessioni mobili che tendono sempre più allo zero: “The rate will decrease to EUR 0.02 for all three operators from 1 July 2011“.

I consumatori francesi però non sembrano avere tariffe reali così basse, o almeno non tutti. Mentre gli abbonati godono di pacchetti con “bundle” di minuti piuttosto vasti (ed immaginabili da noi visti i costi…), le carte prepagate francesi verso cui si orienta probabilmente gran parte della clientela più debole ha costi decisamente più cari. Nonostante i 2 centesimi al minuti e nonostante l’assenza di alti costi di terminazione.

Considerazioni finali: non è che alla fine il calo del guadagno dalle chiamate entranti andrà a finire con un aumento (leggasi anche come “non variazione dei prezzi attuali”) delle uscenti? L’ardua risposta all’Ag.Com. che dovrà meritarsi sul campo il titolo di Garante delle Comunicazione… e dei consumatori.

7 risposte a “Costi di terminazione giù, tariffe su?”

  1. D’accordissimo con il tuo ragionamento ma non concepisco il mantenimento dell’asimmetria di H3G rispetto agli altri operatori per tutto questo tempo e nonostante il numero di utenti attuali. Perchè l’Autorità fa sì che H3G possa beneficiare di un costo di terminazione maggiore?

    Sono anch’io per l’abbassamento della tariffa di terminazione ma in modo equo per tutti gli operatori del settore altrimenti si creerebbero delle facilitazioni tali da snaturare il mercato della telefonia. Visto che abbiamo anche l’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) penso che debba intervenire anch’essa per valutare, in modo congruo, se dette asimmetrie debbano tuttora sussistere e se sì in che misura.

  2. Credo che il fatto dipenda che la % di cliente di H3G venga ritenuta “non dominante”: la valutazione fatta da AgCom sul concetto di operatore dominante è diversa da quella di altre Authority (si veda Yoigo che nel 2007 fu considerata tale con qualche centinaia di migliaia di clienti appena).

    La cosa che non comprendo è, se il parametro è questo, come si possa valutare che il 2014 sia congruo per un riallinamento alla simmetria: o si spera (non so su quali basi) che la % dei clienti H3G cresca in questi 2 anni o mezzo oppure è una via di mezzo per lasciare un vantaggio competitivo sulle entranti senza entrare effettivamente sul merito del mercato.

  3. Trovo indubbiamente positiva la riduzione della terminazione e – in linea generale e da profano – non sono contrario al mantenimento di una piccola asimmetria a favore di H3G.

    Ulteriore elemento sul quale forse si potrebbe fare una riflessione è che la riduzione delle terminazioni sposta “ricchezza” a favore degli operatori di telefonia fissa.

    In generale, preferisco avere più minuti AOM nei bundle offerti (a parità di prezzo) piuttosto che avere sul mercato le autoricariche (e le relative distorsioni).

  4. ben venga la fine delle autoricariche…
    basta!!! nn se ne puo’ piu’ di certa gente che passa il tempo a escogitare meccanismi per autoricaricarsi…

    le autoricariche son e restano le droghe sia per i clienti e sia per i gestori, (non ci si dimentichi che proprio per l’assimetria, è h3g che ci guadagna di + dalle autoricariche)

    son del parere che sparite le autoricariche e ridotte le tariffe di terminazione, il mercato farà si che anche le tariffe nude e crude dei vari gestori scenderanno…
    certo non mi aspetto grandi riduzioni, ma una sensibile riduzione (e non un aumento) sicuramente si…

  5. L’AGCOM potrebbe anche azzerare le terminazioni, ma fintanto che la gran parte dell’utenza non si sveglierà ci saranno sempre tariffe alte. È inconcepibile per me, come tanti ragazzini, che dovrebbero rientrare nelle fasce più deboli, possano avere Vodafone.
    E non mi si tirino fuori le solite “infinity” che a conti fatti sono care e non reggono il confronto con la concorrenza.

  6. Pingback: Anonimo

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