Purtroppo queste settimane di autunno saranno ricordate in Italia per le alluvioni che hanno luttuosamente colpito Liguria e Toscana. Dalla Lunigiana alle Cinque Terre fino a Genova sono stati giorni orribili.
Tra le varie iniziative a favore delle popolazioni colpite è tornato nuovamente in auge il sistema degli SMS solidali, ovvero la possibilità di inviare aiuto nella forma di denaro utilizzando il proprio credito telefonico. Un numero molto pubblicizzato, il 45500 (utilizzato anche per il Giappone etc.), che ha un costo unitario di 2 euro.
Un sistema molto pratico (che somma la facilità di invio di un SMS alla cifra contenuta per ogni messaggio) che però apre alcune riflessioni che ho già visto condivise online. Riflessioni che cerco di ripercorrere anche ‘storicamente‘.
Il primo grande pensiero, almeno per il sottoscritto, torna alla tragedia dello tsunami di dicembre 2004. Una calamità di così ampia portata che attraversò i confini della solidarietà : i gestori aprirono in maniera massiva la possibilità di aiutare le popolazioni colpite. Però all’epoca c’era (ancora) il costo di ricarica, ricordo di aver polemizzato in quegli anni come fosse assurdo che per donare 20 euro dovessi fare una ricarica di 25 euro con 5 euro che sarebbero andati in tasca solo all’operatore. Nel 2007 però la cosa è cambiata, i costi di ricarica sono spariti ed almeno questo paradosso non esiste più. Ma si è andati oltre anche su altre questioni.
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