Trova le differenze

Spunti da copia/incolla.

Premessa: l’articolo su Bladna Mobile non è certo un inedito. Già il 7 dicembre il sito MVNO NEWS specializzato sui gestori virtuali ne parlava. Nel weekend vedo che ne parlano anche alcune agenzie, in 5 minuti di tempo libero (il famoso momento sulla “tavoletta” di cui ho scritto online 😉 ) ho scritto una breve news per Mondo3 da far uscire stamani. Niente di eclatante.

Ovviamente, avendo scritta brevi manu sfogliando il sito ufficiale bladna.it, conosco bene le parole usate da me “per allungare il brodo“.

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Il triangolo no, non l’avevo considerato…

Rischio una deriva nei titoli, ma spesso non posso che cercare di sorridere a vedere alcune situazioni della telefonia italiana.

Quella che più mi fa più ‘divertire’ in queste settimane è la cosiddetta (seppur impropriamente) “triangolazione” per le portabilità nella telefonia mobile.

Cosa è? In pratica è quel processo che permette di ritornare ad essere un “nuovo cliente” per il nostro gestore attuale. Il vostro numero X123 con il gestore Z non può attivare la tariffa speciale per le MNP? La soluzione era rapida (nonché consigliata dagli stessi rivenditori di tutti i gestori): si prende il nostro numero, lo portiamo nel gestore Y e torniamo a Z con la nuova offerta che non potremmo mai avere.

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Una telefonata allunga la vita

Oggi gioco d’anticipo. Capita spesso che in concomitanza delle puntate di “Report” quando parlano di internet, telefonia ed affini ci sia un’esplosione di domande e dubbi riguardo all’argomento della serata. In questo momento la trasmissione è in corso, una puntata importante quella che parla di “La coda lunga“: tra le varie fonti una ricerca OMS che già la scorsa primavera, a cavallo tra maggio e giugno, ebbe discreta risonanza. Tra le varie risposte prendo in prestito quella del Post, assai chiarificatrice in termini semplici di cosa è successo: Leggi tutto “Una telefonata allunga la vita”

La lunga agonia delle autoricariche in attesa delle rimodulazioni

Si prospetta un biennio di rimodulazioni. Stavolta non sono “cattivi” solo i gestori, non ci sono buoni da difendere a spada tratta probabilmente.
E’ che si può ipotizzare che, grazie al nuovo percorso del costo di terminazione su rete mobile, molte delle vecchie offerte con piani che prevedono l’autoricarica rischieranno di scomparire.
Ci sono le opzioni di Wind, Tim e Vodafone ma anche profili tariffari veri e propri. Mentre cose come il Pieno Wind hanno implicitamente una scadenza (a proposito il Pieno Wind è già morto e “risorto” una volta se ben ricordate!) ci sono altre che dovranno cambiare.

Perchè?

Perché piani come le varie SuperTua+ di H3G, le BeWind, le vecchie AutoricaricaRicevi non reggeranno il prezzo del cosiddetto glide path: i 3/5 centesimi al minuti promessi dal 1° luglio 2012 non verranno incassati dai gestori quando arrivano le famose telefonate da AOM (Altro Operatore Mobile). I prezzi all’ingrosso infatti saranno i seguenti:

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SMS Solidali, quel che c’è da sapere

Purtroppo queste settimane di autunno saranno ricordate in Italia per le alluvioni che hanno luttuosamente colpito Liguria e Toscana. Dalla Lunigiana alle Cinque Terre fino a Genova sono stati giorni orribili.

Tra le varie iniziative a favore delle popolazioni colpite è tornato nuovamente in auge il sistema degli SMS solidali, ovvero la possibilità di inviare aiuto nella forma di denaro utilizzando il proprio credito telefonico. Un numero molto pubblicizzato, il 45500 (utilizzato anche per il Giappone etc.), che ha un costo unitario di 2 euro.

Un sistema molto pratico (che somma la facilità di invio di un SMS alla cifra contenuta per ogni messaggio) che però apre alcune riflessioni che ho già visto condivise online. Riflessioni che cerco di ripercorrere anche ‘storicamente‘.

Il primo grande pensiero, almeno per il sottoscritto, torna alla tragedia dello tsunami di dicembre 2004. Una calamità di così ampia portata che attraversò i confini della solidarietà: i gestori aprirono in maniera massiva la possibilità di aiutare le popolazioni colpite. Però all’epoca c’era (ancora) il costo di ricarica, ricordo di aver polemizzato in quegli anni come fosse assurdo che per donare 20 euro dovessi fare una ricarica di 25 euro con 5 euro che sarebbero andati in tasca solo all’operatore. Nel 2007 però la cosa è cambiata, i costi di ricarica sono spariti ed almeno questo paradosso non esiste più. Ma si è andati oltre anche su altre questioni.

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