La accendiamo?

Mi riferisco a qualche antenna, stavolta televisiva, nella mia regione. Perché?

Perché in Toscana, come ha riportato anche l’amico Andrea Vignolini, pare che i tempi previsti per lo “switch off” dall’analogico venga anticipato di molti mesi. Talmente tanti da poter vedere alcuni rischi dietro l’opportunità di diffondere al più presto, in maniera uniforme, la tecnologia del digitale terreste su tutto il territorio nazionale.

Invece del 2012, la data prevista dovrebbe essere nell’ultimo trimestre con un passaggio al DTT tra settembre e dicembre 2011.

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MWC 2011, riflessioni a freddo

Ho scritto poco negli ultimi tempi, complice anche l’ormai consueto viaggio a Barcellona per il Mobile World Congress.

Sarà probabilmente la fine dell’entusiasmo della “prima volta” (quota 3 nella città catalana), sarà che sono arrivato conoscendo (quasi) tutto (a proposito, ma a cosa serve fare una ‘kermesse’ se gli uffici di comunicazione e marketing “bruciano” le news nei giorni precedenti?), ma stavolta sono tornato con più perplessità del solito.

I produttori del “miglior cellulare 2010” (ossia l’iPhone4 by Apple) non si sono fatti vedere. Nokia e Microsoft parlano della loro partnership e non si vede niente di concreto alla fiera, anzi vengono illustrati i (già vecchi) prodotti della casa finlandese. Alcuni prodotti innovativi nascono subito male, eppure sono enfatizzati (non dico il nome, ma pensate all’ultima moda del cinema e ci arrivate…). Leggi tutto “MWC 2011, riflessioni a freddo”

Addio Skypephone

La prima notizia di un accordo tra Skype e H3G fu nel lontano 2006.

A ottobre 2007 nasce lo Skypephone.

A marzo 2011 termina il servizio per cui Skype dicharava, neanche 5 anni fa, che “erano nati  per essere un servizio mobile, come dimostra il fatto che i nostri utenti possono accedere a Skype ovunque per mezzo di PC portatili abilitati al WI-FI o di palmari dotati di connessione internet. Inoltre, Skype ha attivato partnership con alcuni tra i maggiori produttori mondiali di smartphone e PDA con l’obiettivo di far crescere l’offerta di dispositivi wireless in cui Skype sia implementato e utilizzabile al meglio delle sue potenzialità“.

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Assistenza clienti, addio al fax: il travestimento moderno del passato

Dopo che Wind ha precluso la possibilità di essere raggiunta via fax dai propri clienti leggo che anche Vodafone ha fatto lo stesso da lunedì scorso.

Mentre Wind non offre alcuna alternativa al 155 e alla spedizione postale (magari di una raccomandata…) Vodafone offre – oltre al 190 e alla solita casella postale – un sito dedicato http://variazioni.vodafone.it (il link a una mia discussione già presente sul servizio, nda). Una botta di modernità si potrebbe pensare: “Via l’antico e vetusto fax per avere finalmente il servizio online!“.

L’ottimismo verso il futuro finisce ben presto: come le tante polemiche che da tempo attanagliano il servizio di assistenza via web di H3G, non è che la “novità” di Vodafone sia tanto eclatante. E’ possibile fare pratiche “standard”, non è possibile dire la propria ne’ fare presenti particolari eccezioni.

Il livello di risposte è ormai asettico e talvolta perfino paradossale: il servizio “Contattaci” di 3 Italia è arrivato perfino a rispondermi a una richiesta via Area Clienti che gli dovevo (sic) “scrivere attraverso il Servizio “Contattaci” dell’Area Clienti“. La circolarità e il giro a vuoto fanno parte anche del servizio online Vodafone: la mia prima pratica per la richiesta di rimborso per conto di un amico vede come risposta via email “Non è possibile rimborsare la sim scaduta. Per ulteriori informazioni variazioni.vodafone.it” dove ovviamente posso solo riformulare la stessa richiesta. Almeno con il fax mi potevo arrabbiare e scrivere di getto 😉

Insomma andando al sodo il “cliente normale” è in un cul de sac. Leggi tutto “Assistenza clienti, addio al fax: il travestimento moderno del passato”

Apple Store Firenze, apertura ai Gigli

Chi mi segue su Twitter (@andtrap) o su Facebook sa che avevo “anticipato” la possibile collocazione del nuovo Apple Store fiorentino all’interno dei “Gigli”, il centro commerciale di Capalle, nel comune di Campi Bisenzio, nell’area di Firenze Nord.

Una scelta che segue il “trend” italiano di Apple che sembra preferire, anche nel capoluogo toscano, la scelta di stare in spazi ampi e facilmente raggiungibili in auto (vedasi già Roma, Milano e Torino)che in locali centrali.

Un piccolo rammarico per chi ha in mente il nuovo Apple Store a Covent Garden a Londra (foto sopra), ma così è. Per ora nessun negozio Apple ufficiale (se non un reseller già presente da tempo…) nelle vie storiche di Firenze.

Il primo Apple Store fiorentino

Il luogo è confermato, si va ai “Gigli”.

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Non basta il 3G per connettere i territori montani

Il progetto 1000 Comuni di Vodafone sbarca per la prima volta in Toscana.
Per l’esattezza a Palazzuolo sul Senio, provincia di Firenze.

Una buona notizia: lodevole, infatti, l’iniziativa di Vodafone che porta il 3G in zone che, seguendo la sola logica commerciale, difficilmente avrebbero visto le nuove tecnologie UMTS ai propri albori.

Visto che questo blog è uno spazio aperto al pensiero, oltre ai progetti per mille comuni, sarebbe il caso di andare oltre. Magari con qualcosa di sistemico.

Siamo chiari. Nei comuni montani italiani manca la copertura cellulare.

In Francia, per ovviare a questo problema, è stata realizzata una rete condivisa per le cosiddette “Aree Bianche“, ovvero dedicata a quelle aree senza copertura cellulare da parte dei gestori mobili.

“Zone Blanche”: come funziona la rete condivisa francese

In pratica si è deciso di realizzare installazioni di rete “neutre” e condivise tra  tutti i gestori francesi in modo da fornire, per ora solo GSM 900 (ma son previsti upgrade a seconda delle nuove frequenze e tecnologie, ndr), la copertura cellulare in tutte le aree rurali e montane dove non sarebbe stato economicamente conveniente installare un’antenna.

Niente di particolare nuovo. E’ un progetto che ha già  qualche anno alle spalle, serve alle chiamate di emergenza e a fornire una continuità di segnale utilissima a chiunque.

Rilancio. E’ davvero sconveniente pensare di introdurre anche un’Italia una soluzione simile almeno per quelle zone dove nessuno ancora ha deciso di coprire con il proprio segnale?