Internet Vodafone, sempre più limiti

Ai navigatori a cui non bastavano nè i limiti di velocità per il servizio internet Vodafone nè le limitazioni sull’uso di chat e quant’altro dell’offerta Internet Card arriva anche la comunicazione in fattura:

4. Modifica condizioni contrattuali per traffico VOIP (Voice Over Internet Protocol)

A partire dal 20 Novembre 2009, l’utilizzo di applicazioni VOIP (Voice Over Internet Protocol) in alcuni piani tariffari che consentono la connessione ad internet in mobilità con PC o tramite determinati telefoni (per esempio Blackberry, I-Phone, Smartphone) sarà soggetto a limitazioni e a nuove condizioni.

Per verificare i dettagli delle nuove condizioni e controllare se il Suo piano tariffario subirà delle modifiche, consulti il sito www.vodafone.it nell’area business all’interno della sezione “Servizi”; dal 20 Novembre vi troverà inoltre anche l’elenco di tutte offerte disponibili che consentiranno l’uso delle applicazioni VOIP. Nessuna limitazione sarà invece apportata sui servizi di rete fissa ADSL.

5. Uso equo del servizio Internet in mobilità

Allo scopo di salvaguardare la qualità del servizio Internet a vantaggio di tutti i Clienti, la velocità massima di connessione alle applicazioni definite “Peer to Peer (P2P)” e/o “File Sharing” potrà essere limitata negli orari di picco compresi fra le 7 e le 22 di tutti i giorni della  settimana. Si specifica che nessuna variazione di velocità sarà apportata alla navigazione Web standard (per esempio: Browser Internet Explorer, Firefox, Safari). Per maggiori informazioni e dettagli la invitiamo a consultare il sito www.vodafone.it, all’interno della sezione “Dati in Mobilità“.

Risultato? Pressoché tutta la clientela “impattata” (ossia, colpita nel gergo dei gestori) e con un gestore che ha tutt’altro che voglia di fornire un servizio internet a 360° ai suoi clienti. E di certo, come è stato fatto notare, vietare Skype non è certo un modo per evitare un abuso della rete… come per le chat è solo un modo per evitare limitare i danni. Con effetti che nel lungo periodo tutto questo sia un pericoloso boomerang

| via WindWorld Forum

Con Vodafone scordati di chattare…

…o quasi. Probabilmente il mio è masochismo, avevo già scritto nelle scorse settimane dei limiti di velocità per il servizio internet Vodafone che, non pago, oggi mi trovo a doverne affrontare dei nuovi.

vodafone_limiti-internetcard

Per carità, nessun sopruso: gli ulteriori limiti sono ben scritti nella promozione Internet Card e probabilmente, visto l’APN condiviso, valgono anche per tutti gli altri usi di internet in mobilità.

Anche perchè “avvisaglie” da amici ne avevo avute: “Sai Andrea che con Vodafone mi cade spesso Skype?” o “MSN proprio non va con Vodafone, chissà cosa ha il mio computer” sono stati frasi ricorrenti. Che probabilmente non ho valutato fino ad oggi quando ho attivato, sul mio abbonamento dati, l’offerta Internet Card che recita testualmente che “non è valida per l’utilizzo di alcuni protocolli di comunicazione su Internet (come Voip, software peer to peer e Instant Messenger)”.

E, infatti, MSN al momento è una chimera… Skype quasi e non ho assolutamente voglia di impazzire con Torrent o P2P. A questo punto mi chiedo se anche la mia pazienza ha un limite tale da sopportare Vodafone

Internet Vodafone, quanti limiti di velocità

Vodafone sicuramente è un gestore che non ha peli sulla lingua: al di là di un’immagine patinata che ammalia milioni di clienti, ne esiste una molto concreta tanto che già anni fa ha tirato fuori dal suo cilindro i limiti di traffico.

All’epoca le preoccupazioni erano le chiamate voce, negli ultimi anni è volata intanto la richiesta di internet mobile. E con questa il numero di clienti tanto che il gestore inglese ha pensato nuovamente di scrivere chiaramente i… limiti di velocità internet.

Vodafone salvaguarda la qualità del servizio dati a vantaggio dei clienti per consentire a tutti di navigare su Internet in libertà e senza problemi.
Per questo motivo Vodafone potrà limitare la velocità di connessione per quelle applicazioni che permettono lo scambio di file di grandi dimensioni e che quindi possono congestionare la rete (ad es. peer to peer e file sharing).
Queste limitazioni, solo in orari di picco di traffico (tra le 7 e le 22) e solo per il tempo necessario, prevedono una velocità massima di 128Kbps in invio (upload) e una velocità massima di 64Kbps in ricezione (download).
Inoltre, qualora i clienti superino la soglia di 10 GB di traffico in un mese, Vodafone potrà applicare, per i 30 giorni successivi, le stesse limitazioni sulla velocità anche alle altre tipologie di applicazioni/traffico internet.
Per informazioni dettagliate sulle condizioni di utilizzo dei servizi Internet in mobilità, clicca qui.

Cliccando su link di approfondimento, si apre una nuova pagina con scritto:

Informazioni sulla qualità del servizio e regole per l’uso consapevole della banda larga Mobile Vodafone

E’ importante sapere che per ragioni legate alla tecnologia della banda larga mobile, l’effettiva velocità di connessione e il grado di congestione della rete dipendono dalla copertura disponibile nella zona, dal numero di clienti che utilizzano contemporaneamente il servizio, dalla quantità dei dati scaricati da ciascun cliente. Ad esempio, l’utilizzo di alcune applicazioni peer to peer e file sharing richiede un assorbimento elevato delle risorse di rete e di conseguenza può determinare un degrado della qualità media del servizio per tutti, soprattutto nelle ore di picco di traffico.

Vodafone, da sempre, rispetta il principio di neutralità nella gestione del traffico dati e verso i contenuti in transito sulla propria rete, e non impedisce alcun tipo di traffico o di servizio a meno di obblighi di legge o specifiche condizioni dell’offerta che ti invitiamo a verificare attentamente in fase di sottoscrizione.

Vodafone salvaguarda la qualità del servizio dati a vantaggio dei clienti per consentire a tutti di navigare su Internet in libertà e senza problemi. Per questo motivo Vodafone potrà limitare la velocità di connessione per applicazioni che permettono lo scambio di file di grandi dimensioni e che quindi possono congestionare la rete (ad es. peer to peer e file sharing). Queste limitazioni, solo in orari di picco di traffico (tra le 7 e le 22) e solo per il tempo necessario, prevedono una velocità massima di 128Kbps in invio (upload) e una velocità massima di 64Kbps in ricezione (download).

Inoltre, qualora i clienti superino la soglia di 10 GB di traffico in un mese, Vodafone potrà applicare, per i 30 giorni successivi, le stesse limitazioni sulla velocità anche alle altre tipologie di applicazioni/traffico internet.

Limitazioni diverse da quelle sopra riportate possono essere riservate a particolari offerte che Vodafone ha lanciato o lancerà sul mercato e per le quali sono previste specifiche condizioni di utilizzo, sempre disponibili in fase di sottoscrizione dell’offerta e sul sito www.vodafone.it.

[via WindWorld Forum | Vodafone: nuove limitazioni sulle offerte dati]

I nemici di internet (e non solo)

Alcuni dati interessanti arrivano da un’indagine su 2400 famiglie pubblicata da inviatospeciale.com.

Ci sono buoni numeri ed altri cattivi, partiamo dai secondi. Un italiano su due non si collega ad internet. Mai. Anzi il dato è ancora peggiore, sono ben 6 su 10 quelli che non lo fanno. E se ne vantano pure ,tanto che il 31,6% di queste persone dice di preferire il contatto diretto (con repubblica.it lo vedo difficile…), mentre il 7,6 non si fida. Infine gli onesti: un modesto 5,5% confessa di averci provato ma di non esserci riuscito. Quindi chi non utilizza internet lo fa perchè non ha le competenze, il 46 per cento, o perchè non gli interessa, non sa cosa sia, il 43 per cento, o perchè non gli interessano i contenuti, il 9 per cento.

Niente male, sicuramente è uno spunto di riflessione importante per capire che per molti il futuro non è dietro l’angolo. Andiamo a vedere però chi sul web ci va davvero: oltre ai lettori di questo blog, il 58,5 per cento di chi naviga lo fa quasi tutti i giorni per cercare informazioni e utilizzare la posta elettronica. Si collega da casa da casa all’ 84,5 per cento e con l’adsl. Solo il 9 per cento usa ancora la linea telefonica tradizionale, mentre il 6,4 la rete mobile. Una nicchia che cresce.

Internet mobile: meno peggio del previsto

L’87% degli italiani non si è mai connesso ad internet con il proprio cellulare, ma il 13% lo ha fatto. Potrebbe sembrare un dato negativo, in realtà credo che 6 milioni di persone connesse in mobilità siano una nicchia di tutto rispetto.

Un dato su cui ragionare e su cui pensare per il futuro. Quel che un lustro fa era roba da “smanettoni” ormai è entrato nell’uso (quasi) comune: il che non può che far bene a chi di internet e futuro deve decidere. Lentamente stiamo forse arrivando a una nuova generazione, specie considerando che i social network, vero fenomeno internet del 2008, raggiungono ora il 14% dei navigatori internet mobile, mentre arrivavano appena al 4% un anno fa. Facebook si conferma naturalmente leader: l’80% di chi visita un social network accede infatti a Facebook, in media 21 volte al mese per una durata di 17 minuti a sessione, numeri ben superiori rispetto alla media dell’internet mobile. Anche il peggior nemico di Facebook deve dire che una sua valenza estrinseca l’ha avuta eccome…

Fonte: Nielsen Online – Mobile Media View, 1° trimestre 2009, dati mensili – via Affari Italiani

Uno strano banco degli imputati…

…su Repubblica.it. Un articolo di Alessandro Longo segnala l’improvvisa sparizione del credito residuo per circa duemila clienti Wind con promozioni internet attive.

Un grave, gravissimo, disservizio che si è risolto in tempi più o meno celeri. Non immediato, ma rispetto ad altri casi sicuramente “velocemente”. A proposito di altri casi: ma di quello, parzialmente ancora irrisolto, di 3 Italia e i contenuti VAS impazziti non mi pare di trovarne alcuna traccia ne’ su repubblica.it ne’ su altri media nazionali. Mondo3 e Cellularitalia esclusi.

Sarebbe quindi da capire come si giudicano i “cattivi” e i “buoni”, la voce impertinente che mi ha risvegliato un amico mi fa sorgere una domanda: non è che esiste il timore di citare esplicitamente disservizi di aziende che pagano parecchio in pubblicità su media così importanti?