Chi è contro l’Authority europea sulle TLC?

La notizia rimbalza da alcune fonti, ma ancora nessuno ha dettoquali siano i paesi contro l’Autorità  Europea unica sulle telecomunicazioni.

La decisione pare rinviata a domani, ma le pressioni contro la nascente Authority targata EU sembrano essere assai forti.

Cosa succede?

La Commissione europea rischia di dover rinunciare alla nascita dell’Authority Ue per le Tlc, uno dei cardini – insieme alla separazione funzionale delle reti – della riforma del settore delle telecomunicazioni messa a punto dal commissario Viviane Reding (nella foto).

Agenzia europea per i mercati europei di comunicazioni elettroniche

L’Agenzia europea per i mercati europei di comunicazioni elettronichecome viene chiamata l’Authority nel testo della riforma nelle mani della presidenza slovena – dovrebbe essere un organo sostanzialmente consultivo, col compito di coordinare il lavoro delle varie autorità  nazionali soprattutto sul fronte delle misure prese per garantire la concorrenza. Bruxelles, comunque, manterrebbe tutti i suoi poteri antitrust.

Una sola speranza, che almeno l’Italia NON sia tra i paesi contrari.

[via SwissinfoAduc]

Cellulari americani a Cuba

Le varie agenzie riportano la notizia che gli USA, nonostante l’embargo mai abrogato verso Cuba, potranno d’ora in poi inviare telefoni cellulari a familiari che vivono nell’isola caraibica. L’annuncio viene addirittura dal presidente George W. Bush in un discorso a Washington dopo che il governo cubano ha cominciato a permettere ai propri cittadini la sottoscrizione di abbonamenti per servizi di telefonia mobile.

Speriamo però che qualcuno abbia avvertito gli americani di inviare a Cuba almeno dei terminali triband.

Eh sì, dovranno essere telefoni 900 MHz… Cuba usa lo standard europeo, gran parte dei terminali americani potrebbero essere solo degli ottimi fermacarte.

Roaming internazionale dati , Tim e Wind si muovono

Viviane Reding ha chiesto di intervenire sul roaming dati entro l’estate, intanto Tim e Wind qualcosa provano a fare.

Wind lancia una nuova opzione dati chiamata “Roaming No Limit“, attivabile dal 5 maggio al 8 ottobre 2008 e dedicata a tutti i Clienti Mobili Consumer e Professional (sia prepagati che postpagati), permette, al costo di 3 €uro al mese, di navigare all’estero in Internet e/o di utilizzare i servizi BlackBerry, allo stesso prezzo delle tariffe a consumo nazionali: 0,3 €cent a Kbyte.
L’opzione ha validità mensile, non prevede il rinnovo automatico ed è disponibile esclusivamente nei seguenti paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera, Stati Uniti.

TIM invece riduce di oltre il 50% il prezzo del roaming dati in Europa ed il prezzo del roaming dati in Europa per chi vorrà navigare in Internet con un telefonino o una PC Card TIM , sarà di soli 0,8 €cent/Kbyte (IVA inclusa) , ossia un prezzo paragonabile a quello del traffico dati a consumo in Italia, consentendo così ai clienti una maggiore consapevolezza delle proprie spese telefoniche all’estero.
Nei paesi dell’area economica europea il nuovo prezzo vale con tutti gli operatori ed è dunque “network independent”, lascia quindi – come Wind – il cliente libero di scegliere in ciascun Paese l’operatore estero che preferisce. In questo modo è possibile tenere sempre sotto controllo la propria spesa telefonica all’estero come in Italia.

L’agevolazione tariffaria può essere utilizzata in Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Rep. Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera ed Ungheria. Leggi tutto “Roaming internazionale dati , Tim e Wind si muovono”

UE: obiettivo abolizione roaming internazionale

E’ un’agenzia Reuters di qualche giorno fa, ma è passata quasi inosservata. Eppure è assai interessante, l’Unione Europea torna a parlare del roaming internazionale. E lo fa parlando dei costi del roaming che potrebbero essere aboliti, ovvero si potrebbe viaggiare per tutta l’Europa senza avere costi per le chiamate entranti.

Una manna per i consumatori, un po’ meno per gli operatori che vedrebbero tagliati drasticamente i costi di interconnessione. Vediamo cosa dice l’agenzia. “Le tariffe che gli operatori di telecomunicazioni devono attualmente pagare per il roaming internazionale potrebbero essere abolite da disposizioni della Commissione Europea il prossimo settembre, secondo quanto detto oggi da un alto funzionario dell’Unione Europea. Il Commissario Ue per le Telecomunicazioni Viviane Reding è stata incaricata di avviare il prossimo giugno il dibattito che potrebbe portare al taglio del “termination rate” – il costo che un operatore nazionale fa pagare a un altro se un suo cliente utilizza la propria rete -  tra i 27 paesi membri dell’Unione Europea. Le tariffe tra gli operatori mobili sono attualmente molto più alte rispetto quelle pagate per la telefonia fissa – dai 2 ai 20 centesimi al minuto per le prime rispetto a 0,6 centesimi per le seconde – e l’Ue vorrebbe porre fine a ciò che considera un sussidio incrociato tra le compagnie.”

Il costo artificiale della terminazione quindi torna sul banco degli accusati. In Italia ha fatto la fortuna di compagnie come 3 e degli ‘autoricaricatori’, mentre in Europa potrebbe fare felice chi usa il proprio telefono all’estero. Vi chiedete come sarà possibile un’Europa senza costi di roaming? Basta chiedere a United Mobile e Travelsim, i due gestori di carte internazionali che vivono benissimo senza il doppio sussidio di terminazione.

3 Italia e Tim, roaming nazionale per altri 4 anni

La notizia rimbalza in tarda mattinata e trova molte conferme. 3 Italia ha stretto un accordo per il roaming nazionale con TIM per altri 4 anni.

Una buona notizia per i clienti 3 che però trova i primi dubbi.

A sollevarli il Codacons che chiede “che Antitrust e Agcom verifichino che questo accordo non leda in alcun modo gli interessi dei consumatori finali“. L’associazione dei consumatori dichiara in tal senso che “sono troppo poche le compagnie telefoniche e, quando si fanno concorrenza, spesso lo fanno a danno dei consumatori, calpestando i loro diritti, attivando servizi non richiesti, facendo pagare poi la disattivazione, pubblicizzando offerte ingannevoli. Politiche commerciali aggressive, in alcuni casi illegittime, per accaparrarsi clienti. Per non parlare delle autentiche truffe telefoniche. In questo quadro di riferimento, qualunque accordo commerciale tra compagnie telefoniche deve essere attentamente vagliato sia dall’Antitrust che dall’Agcom per accertare che aumenti la concorrenza e non la diminuisca“.

Portabilità  in un giorno, parola di Viviane

Viviane Reding sicuramente non ha grosse soddisfazioni dalla telefonia mobile italiana. I nostri gestori, da sempre riottosi a cedere parte delle loro posizioni dominanti per il controllo delle quote di mercato e di fatturato, ora devono prendersi l’ennesima reprimenda sui tempi delle portabilità. Analizzando la situazione della nostra penisola, infatti, oggi il Commissario Europeo ha sottolineato che la situazione è inaccettabile. ”Non c’è nessuna giustificazione perchè un utente subisca una punizione solo perchè cambia operatore telefonico”: la denuncia verte sul fatto che in Italia per poter trasferire il proprio numero telefonico da un operatore all’altro spesso ci vogliono ancora venti giorni, mentre la riforma della Commissione Europea ne prevede solamente uno.

Per il commissario Reding , ‘‘la portabilità del numero può dare un forte impulso alla concorrenza”. Concorrenza, la parola magica dei nostri gestori. Talmente magica che per alcuni ha fatto… puff. Sparita, dietro il parasole del cartello di 4 gestori ed inutili innumerevoli ESP.