United Mobile, addio al roaming gratuito

United Mobile, la sim internazionale più famosa per aver introdotto il concetto del roaming gratuito almeno per le chiamate entranti, torna indietro. E lo fa dolorosamente: la seguo dai suoi albori, passando per lo sviluppo del roaming GPRS con la ICQ SIM financo a tutte le sue vicende.

L’ho usata moltissimo e l’ho consigliata sempre ai miei amici: alcuni anche ultimamente l’hanno comprata. Peccato che l’anno nuovo ci regali una cattiva sorpresa. Nelle nuove tariffe 2009 infatti scompare il roaming gratuito ed arriva lo scatto alla risposta di 19 centesimi per ogni chiamata ricevuta. In pratica la negazione del concetto che l’aveva resa popolare nel mondo dei “collezionisti di sim” e non solo proprio nel momento storico cui l’UE si è posta l’obiettivo dell’abolizione roaming internazionale. Un vero peccato.

Sui vari forum si levano grida di dolore (si legga ad esempio Nuove tariffe UM da Gennaio | Mondo3 Forum o Furious United-Mobile customers (or ICQ)? – PrePaidGSM.net Forum), per noi resta invece l’amarezza di una fine di un sogno. Con buona pace dei fan di United Mobile su Facebook e di chi l’ha sempre seguita con affetto.

Quel che le agenzie non dicono…

…lo dice Morse.it: ritorno per l’ennesima volta in pochi giorni a riportare un editoriale della rivista online riguardo al presunto accordo sui costi di terminazione tra U.E. e AgCom.

La limatura – si legge nel testo di Capitan Nemo – non può essere letta come un “accordo” a fronte di una trattativa tra pari; il solo significato che si può dare alla riduzione è quello di un gesto dell’Autorità italiana per tentare di contenere la dura presa di posizione di Bruxelles, e replicare alle proteste di consumatori ed operatori concorrenti.

Inoltre, nella lettera di risposta ufficiale ad AGCOM la Commissione UE ribadisce che i valori proposti da AGCOM sono troppo alti e non allineati alla media europea, dato che in alcuni paesi europei già ora si applicano prezzi che AGCOM invece propone solo per il 2011. Si critica inoltre la metodologia contabile applicata da AGCOM nonché lo squilibrio che la decisione crea tra operatori grandi e piccoli. Si invita pertanto AGCOM a ripetere l’analisi non appena entrerà in vigore l’imminente raccomandazione sulle tariffe di terminazione, attesa per gennaio 2009.

Nonostante l’impegno odierno di AGCom di ridurre il livello delle tariffe di terminazione del 10% nel 2011 e di livellarle a 4,5 centesimi di Euro nel 2012, questo è ancora fin troppo elevato […]”.

[via Morse.it | Le nuove tariffe di terminazione non sono un accordo con la UE]

Portabilità in un giorno

Questo è il prossimo obiettivo che si pone l’Unione Europea: certamente ambizioso, sicuramente tutt’altro che impossibile. In attesa di sapere qualche rumor sull’incontro con l’Agcom di ieri, leggo con piacere che alla voce Diritti dei Consumatori l’UE scriva:

  • Più trasparenza e un’informazione di migliore qualità, migliore accessibilità per gli utenti disabili, il diritto dei consumatori di cambiare l’operatore fisso o mobile entro un giorno lavorativo mantenendo il proprio numero e maggiore efficienza per il numero di emergenza europeo 112, sono questi i principali vantaggi per i consumatori proposti dalla Commissione e fermamente sostenuti dal Parlamento europeo. La Commissione riafferma pertanto questi diritti dei consumatori nella sua proposta modificata. Essa conviene inoltre con il Parlamento europeo circa la necessità di garantire un’attuazione efficace dei numeri armonizzati di importanza sociale che iniziano con “116”, come il 116000 per la segnalazione di casi di minori scomparsi. In aggiunta le autorità nazionali per le telecomunicazioni saranno in grado di adottare provvedimenti per garantire la qualità minima del servizio offerto agli utenti di Internet al fine di mantenerne la neutralità in Europa, se ciò è considerato necessario ed opportuno. Le proposte modificate della Commissione garantiscono che tutti i requisiti nazionali siano stabiliti in modo da non creare ostacoli al mercato interno.

SMS a 11 centesimi, ma soprattutto telefonate a secondi

Le parole che arrivano da Berlino di Viviane Reding sembrano franare sulle TLC italiane.

SMS a 11 centesimi e tariffazione a secondi per le telefonate. Oltre a prezzi più modici per l’uso dei dati all’estero. Un ciclone per gran parte dei gestori europei, un tornado per gli operatori italiani che proprio in questi mesi hanno preso la strada opposta di quella che l’Unione Europea, si spera, imporrà alla telefonia mobile continentale.

Vodafone, infatti, ha appena “semplificato” passando molti piani tariffati a secondi nella più sconveniente tariffazione a scatti. Per il resto neanche c’è niente da commentare. SMS sotto gli 11 centesimi non solo non si vedono in roaming, ma neanche nel panorama nazionale delle tariffe alcune (rare) eccezioni escluse. E i dati all’estero sono una manna con tariffe no sense… Che l’Europa salvi Viviane. Sicuramente in molti vogliono la sua testa, ai consumatore l’onere di resistere e contraccare… anche perchè quello che dice la Reding varrà per le chiamate in roaming europeo, non vorremo mica arrivare al paradosso che al cliente italiano costerà meno telefonare all’estero che a casa propria?

Telefonate al secondo per chiamare Bruxelles e scatti anticipati per Lodi? Ripeto, che Viviane ci salvi…

SMS in roaming: il paradosso della concorrenza

Premessa: la volenterosa Viviane Reding, oltre alle tariffe voce in roaming internazionale, da tempo ha messo nel suo mirino di regolamentazione europea anche la tariffazione degli SMS inviati a giro per l’Unione.

I prezzi a cui punto il nuovo regolamento che dovrebbe andare in vigore dal 1° luglio 2009 dovrebbero essere intorno ai 10/20 centesimi, probabile che ci si fermi a 15. Quel che fa sorridere è la risposta seccata di Tom Phillips che guida la GSMA, l’associazione degli operatori di telefonia: “La proposta minaccia di colpire la crescita e di soffocare la concorrenza.”

Come se chiedere in fronte compatto una cifra tra i 50 e gli 80 centesimi a SMS l’avesse aiutata finora. Concorrenza, parola dai duplici significati. Peccato che abbia perso il senso originario.