ARTICOLO PUBBLICATO NEL 2011
In questi giorni ho effettuato l’aggiornamento a iOS 5 dei miei terminali Apple. Tra questi un iPhone4 in cui, tra le diverse novità, particolarmente notevole è quella nella messaggistica tanto che, seppur autoironicamente, ho scribacchiato questa “guida“.
Come ampiamente annunciato infatti è stato introdotto il servizio iMessage. Ammetto una cosa: all’inizio non ho capito bene come funzionasse la nuova funzionalità quindi, erroneamente, sulla falsariga del servizio di messaggistica di Blackberry, mi sono avventurato “alla cieca”. Sbattendoci subito la testa.
E non sono il solo, basta fare un giro tra forum americani ed italiani. Ho lanciato una domanda su come fosse possibile distinguere nell’invio un iMessage da un SMS e viceversa.
Il menù Messaggi con iOS5
Cosa succede? In pratica dopo l’aggiornamento il menu’ per i Messaggi si è arricchito di una nuova possibilità . Oltre al consueto SMS (o MMS) verso i propri contatti, il nuovo sistema operativo “vede” chi tra i nostri amici ha la stessa funzionalità iMessage e – invece di utilizzare l’SMSC (centro messaggi) del nostro gestore – fa partire un messaggio utilizzando i server Apple. La differenza è anche “colorata”: i vecchi SMS hanno mantenuto il verde, i nuovi sono azzurri (oltre ad essere anticipati da una breve descrizione).
Quindi se chi invia e chi riceve hanno copertura dati invierà / riceverà un messaggio senza spendere assolutamente nulla (collegamento internet escluso, ma se avete un iPhone/iPad mi auguro che vi siate cautelati!). Molto comodo.
A questo punto vi chiedete: e se volessi mandare un SMS invece di un iMessage? Oppure un iMessage senza avere il dubbio che diventi un SMS?
Leggi tutto “iMessage e SMS, come distinguerli: guida all’invio di un messaggio”



Non so ancora i numeri dei primi giorni, ma la sensazione è che – pur ritendolo un ottimo aiuto per fare il biglietto “live” – non avrà un grande impatto. E lo stesso temo che accadrà per un’altra strada che guarda al futuro. Almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico.
Una scelta che segue il “trend” italiano di Apple che sembra preferire, anche nel capoluogo toscano, la scelta di stare in spazi ampi e facilmente raggiungibili in auto (vedasi già Roma, Milano e Torino)che in locali centrali.