Abbonati 3? Potete disdire e mantenere il numero

Finalmente è possibile. Ringrazio per la segnalazione Egotech.net che sul Forum di Mondo3 ha finalmente reso pubblica la possibilità di questo passaggio che tanto ha fatto tribolare gli abbonati H3G negli ultimi anni.

Egotech.net: “Ho scoperto una procedura ufficiale che consente di mantenere il proprio numero (spesso portato) chiudendo (con racc. a/r) un contratto ed attivando subito dopo una ricaricabile.
In pratica il numero resta in rete per altri 30 gg. prima di tornare da mammà, durante i quali, disdetto l’abbonamento e a chiusura avvenuta attivata una ricaricabile, è possibile trasferirlo alla nuova utenza (purchè il cf sia lo stesso).
La procedura? Tutto tramite Dealers Supports.

Fine delle triangolazioni inutili e delle mnp ingolfanti.”

Un plauso a lui e tutti i dealer che lavorano con competenza e passione.

[ad]

Terrore sul filo

Non nascondo i miei dubbi ed ammetto subito che secondo me c’è molta malizia dietro all’associazione fatta tra Wind ed Hamas da molti organismi di stampa. Perchè? Basta analizzare l’immagine scelta qui sopra – che proviene da RaiNews24 – per vedere bene come la stampa ufficiale abbia deciso di cadere nel tranello a cui poteva portare l’articolo del Sole 24 Ore odierno che citava la possibile (implicita) connivenza futura tra gli interessi di Hamas e quelli di Wind.

Commenti? Difficile farne quando si sfrutta un pregiudizio comune per parlare dei rischi legati a un fondo d’investimento palestinese. Ci sono dozzine di società stimate con fondi in cui attinge a piene mani la malavita internazionale, ma parlare di rischi di sicurezza per lo Stato Italiano, cliente di Wind, è occasione troppo ghiotta. Per i giornalisti? Anche, ma mai quanto lo è per i competitors di mister Sawiris.

Gli italiani amano il cellulare ma non Internet

Secondo un’Â’indagine Eurostat lÂ’’Italia è ai primi posti della classifica per il numero di abbonamenti di telefonia mobile rispetto al numero di abitanti.

Italiani popolo di telefonino-dipendenti!
Il fenomeno non è passato di certo inosservato visto che ogni volta che si sente squillare un cellulare tutti si affrettano alla risposta.
Cosa dire poi di tutte quelle persone che possiedono non 1 ma 2, 3 o 4 telefonini, uno per ogni occasione (lavoro, amici, mogli, mariti) e operatore telefonico. Chi di noi non conosce almeno una persona che ne possiede più di uno?
Secondo una recente indagine condotta da Eurostat, in Italia, il numero di abbonamenti di telefonia mobile ha superato il numero di cittadini.
Nel 2004, infatti, i contratti sono stati 108,4 ogni 100 abitanti.
Il fenomeno è in notevole espansione in tutta Europa poiché la crescita, la più alta dal 1996, ha portato a 40 milioni di nuovi abbonamenti in Europa e 7 milioni in Italia.
Non è lÂ’’Italia a primeggiare con i suoi 63 milioni di abbonamenti su 58 milioni di abitanti, ma il Lussemburgo con 143 contratti ogni 100 abitanti e la Svezia con 109 abbonamenti.
Interessante notare come lÂ’amore per il telefono cellulare abbia contagiato anche paesi come la Lituania (45,1%) e la Polonia (32,71%).
La media italiana supera notevolmente quella europea caratterizzata da 89,6 abbonamenti di telefonia mobile ogni 100 abitanti.
In stretta relazione con il forte aumento di abbonamenti è anche la crescita del numero di operatori telefonici che hanno reso sempre più competitivo questo mercato. Dal 2004 tutti i paesi membri dell’Unione Europea hanno più di un operatore telefonico.
Il rapporto sulle telecomunicazioni dell’Unione Europea ha mostrato che per quanto riguarda Internet la crescita è ancora bassa se paragonata a quella degli abbonamenti di telefonia mobile.
Inoltre il numero di abitanti che possiede una connessione Internet nel nostro Paese raggiunge percentuali inferiori rispetto alla media europea. In particolare lÂ’’utilizzo della banda larga è molto basso (solo il 9,5% degli italiani possiede una connessione di questo tipo). La media europea è del 10%.
La percentuale di utilizzo di connessioni Internet in Italia raggiunge solo il 34%. Questa crescita risulta essere molto bassa se paragonata all’81% dell’Islanda, il 69% della Danimarca e il 65% dell’Olanda.

(Francesca Guido da http://www.datamanager.it/articoli.php?idricercato=14337 )

Tele2, furbizia all’italiana

Roma, 13:07

TELE2: RIMBORSI ERRORI A DOMANDA; AUTHORITY “A TUTTI” Addebito di traffico telefonico non dovuto, rimborsabile si’, ma se l’utente protesta. Disguidi ma anche scarsa attenzione per il cliente da parte dell’operatore telefonico Tele2 in occasione della fatturazione del 25 febbraio. E’ successo che per errore tecnico le chiamate internet tramite il provider di Tele2 che inizia con il numero “7020..” sono state catalogate e fatturate come chiamate nazionali a Cagliari in quanto e’ stato erroneamente anteposto lo “0” andando cosi’ a comporre lo “070” prefisso del capoluogo sardo. Bollette quindi gonfiate in quanto il traffico internet ha un costo minore rispetto alle chiamate interurbane. C’e’ chi ha avuto la fortuna di accorgersene e ha chiamato il call center di Tele2, ma la risposta ricevuta da parte dell’operatore e’ stata quantomeno “criticabile”; e questo dopo aver dovuto spiegare in oltre 8 minuti di conversazione “a pagamento” quanto successo. Cosi’ l’operatore del call center ha potuto illustrare l’incidente (di cui era a conoscenza per le altre telefonate di protesta ricevute) spiegando che a chi protestava veniva rimborsata la somma indebitamente fatturata. E chi non si accorge dell’errore perche’ non controlla la fattura o perche fa tante interurbane per cui non nota la differenza, rimane senza rimborso? La domanda sorge spontanea e si spera che possa trovare una risposta adeguata visto che l’errore e’ definito e individuabile essendo il numero chiamato il numero della connessione ad internet di tele2 sfortunatamente preceduto dallo “0” che lo fa diventare “cagliaritano”. L’Autorita’ delle Comunicazioni per voce del commissario Enzo Savareseritiene che, in caso di errore dell’azienda se di errore si tratta, debbano essere rimborsati tutti gli utenti a prescindere dalla richiesta di restituzione“.