SMS, la profezia che si autoavvera

Alla fine, dopo quasi un anno di annunci, gli SMS sono diminuiti per la prima volta nel mercato italiano dopo due decenni di continua crescita.

Il calo è sensibile, ma non è certo una tragedia. Come scrive AgCom stessa nei dati del primo trimestre 2013 della telefonia mobile italianagli sms mostrano (22,5 miliardi nel primo trimestre), per la prima volta, un lieve arretramento (-4%) probabilmente dovuto al diffondersi di “app” di messaggistica mobile.”  Leggi tutto “SMS, la profezia che si autoavvera”

Non solo SMS, si può guadagnare anche da internet mobile

A dirlo è Neelie Kroes, commissario europeo per l’agenda digitale nella Commissione Barroso II dal 2010.

Non stanno morendo gli SMS come qualcuno ha capito (anzi, per ora continuano a crescere come dimostrano i dati 2012), sta cambiando però il palcoscenico dei servizi. Perché è importante e questo tweet del Commissario è sembrato un grido di allarme?

 
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Gli SMS sono morti? W gli SMS (che invece crescono ancora…)

Lo scorso anno feci notare che il traffico SMS, in controtendenza alle previsioni, stava ancora aumentando. Un dato che si ricavava dall’Osservatorio AGCOM relativamente al 2011.

Molte reazioni comunque sottolineavano il rapido evolversi di soluzioni alternative (tipo WhatsApp e affini) che avrebbero fatto diminuire l’uso dei messaggini.

A quanto pare ancora non abbiamo raggiunto il picco.

Il dato del 2012 parla chiaro:

 Il traffico telefonico (oltre 137 miliardi di minuti nel 2012) risulta in aumento del 3,8%, rispetto al corrispondente valore del 2011. Corrispondentemente gli sms sono cresciuti del 7,5% (ad oltre 96 miliardi).

Mi sa che ci vorranno anni per vedere la fine degli SMS 😉

Dati Osservatorio AGCOM 2012.

SMS Solidali, quel che c’è da sapere

Purtroppo queste settimane di autunno saranno ricordate in Italia per le alluvioni che hanno luttuosamente colpito Liguria e Toscana. Dalla Lunigiana alle Cinque Terre fino a Genova sono stati giorni orribili.

Tra le varie iniziative a favore delle popolazioni colpite è tornato nuovamente in auge il sistema degli SMS solidali, ovvero la possibilità di inviare aiuto nella forma di denaro utilizzando il proprio credito telefonico. Un numero molto pubblicizzato, il 45500 (utilizzato anche per il Giappone etc.), che ha un costo unitario di 2 euro.

Un sistema molto pratico (che somma la facilità di invio di un SMS alla cifra contenuta per ogni messaggio) che però apre alcune riflessioni che ho già visto condivise online. Riflessioni che cerco di ripercorrere anche ‘storicamente‘.

Il primo grande pensiero, almeno per il sottoscritto, torna alla tragedia dello tsunami di dicembre 2004. Una calamità di così ampia portata che attraversò i confini della solidarietà: i gestori aprirono in maniera massiva la possibilità di aiutare le popolazioni colpite. Però all’epoca c’era (ancora) il costo di ricarica, ricordo di aver polemizzato in quegli anni come fosse assurdo che per donare 20 euro dovessi fare una ricarica di 25 euro con 5 euro che sarebbero andati in tasca solo all’operatore. Nel 2007 però la cosa è cambiata, i costi di ricarica sono spariti ed almeno questo paradosso non esiste più. Ma si è andati oltre anche su altre questioni.

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iMessage e SMS, come distinguerli: guida all’invio di un messaggio

ARTICOLO PUBBLICATO NEL 2011

In questi giorni ho effettuato l’aggiornamento a iOS 5 dei miei terminali Apple. Tra questi un iPhone4 in cui, tra le diverse novità, particolarmente notevole è quella nella messaggistica tanto che, seppur autoironicamente, ho scribacchiato questa “guida“.

Come ampiamente annunciato infatti è stato introdotto il servizio iMessage. Ammetto una cosa: all’inizio non ho capito bene come funzionasse la nuova funzionalità quindi, erroneamente, sulla falsariga del servizio di messaggistica di Blackberry, mi sono avventurato “alla cieca”. Sbattendoci subito la testa.

E non sono il solo, basta fare un giro tra forum americani ed italiani. Ho lanciato una domanda su come fosse possibile distinguere nell’invio un iMessage da un SMS e viceversa.

Il menù Messaggi con iOS5

Cosa succede? In pratica dopo l’aggiornamento il menu’ per i Messaggi si è arricchito di una nuova possibilità . Oltre al consueto SMS (o MMS) verso i propri contatti, il nuovo sistema operativo “vede” chi tra i nostri amici ha la stessa funzionalità  iMessage e – invece di utilizzare l’SMSC (centro messaggi) del nostro gestore – fa partire un messaggio utilizzando i server Apple. La differenza è anche “colorata”: i vecchi SMS hanno mantenuto il verde, i nuovi sono azzurri (oltre ad essere anticipati da una breve descrizione).

Quindi se chi invia e chi riceve hanno copertura dati invierà / riceverà un messaggio senza spendere assolutamente nulla (collegamento internet escluso, ma se avete un iPhone/iPad mi auguro che vi siate cautelati!). Molto comodo.

A questo punto vi chiedete: e se volessi mandare un SMS invece di un iMessage? Oppure un iMessage senza avere il dubbio che diventi un SMS?

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Il tarlo dell’autoricarica

I gestori hanno un rapporto di amore/odio con le autoricariche. Gli operatori challenger le hanno usate e le stanno, seppur molto meno rispetto a prima, per acquisire clienti e massimizzare le (ormai ex alte) terminazioni in entrata.

Un fenomeno che ha fatto lievitare i crediti di alcuni clienti prepagati, ma che ha anche frenato con tanti nuovi limiti le nuove offerte dei gestori. Le carte dei clienti dei vari operatori sembrano ormai leggi complesse pensate dal più burocrate dei funzionari con percentuali e commi da rispettare per evitare che la gente abusi delle autoricariche.

Non esiste forse la tutela al contrario.

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