Telecom, che significa?

Leggo che “Telecom Italia ha annunciato che a partire da giugno 2010 sarà applicata a tutta la clientela una modifica alle Condizioni Generali di Abbonamento Linea Base relativa all’articolo 13 – Uso improprio del servizio“.

In particolare “l’articolo 13 verrà riformulato con l’obiettivo di assicurare una maggiore tutela contrattuale in caso di abusi o irregolarità nell’uso del servizio, tutelando in tal modo anche il Cliente dai rischi di “abuse”, prevenendo eventuali addebiti o responsabilità, che potrebbero derivare da un utilizzo del servizio telefonico effettuato in modo improprio o difforme dalle norme contrattuali“.

E’ un altro escamotage dei gestori? Può darsi visto che il termine maggiore tutela mi ricorda tanto le manovre antifurbi di contratti  telefonici sempre più nebulosi… sempre che Telecom decida di tradurci la variazione senza mettere due righe in burocratese sul sito come pare intenzionata a fare.

Tim Base, che deja vu!

E’ uscita da pochi giorni la nuova tariffa di Telecom Italia Mobile, ovvero Tim Base.

Ossia quella tariffa che rispetta le promesse dei gestori ad Agcom.

Caratteristiche di punta sono:

  • chiamate a 19 cent/min
  • tariffazione sugli effettivi secondi di conversazione
  • sms a 13 cent
  • mms a 60 cent

Un deja vu (nome a parte), vero?

Beh sì, basti pensare che nel gennaio di 3 anni fa (esattamente il 31.01.07) presentavo su questo blog la tariffa Tim Club che costava, prima di essere rimodulata, 19 centesimi al minuto. Con identica tariffazione sugli effettivi secondi di tariffazione.

Insomma 1.000 e passa giorni per abbassare di 2 centesimi gli SMS? Per fortuna che la telefonia mobile è un mercato frizzante

Occhio alle sim precaricate di Tim

Vedete l’annuncio sulla destra?

Sì, è un’immagine. Non è una pubblicità che appare (anche) su questo sito. E’ un annuncio che gira sui siti di telefonia e che sicuramente attira l’attenzione. Chi ha un buon colpo d’occhio (e un pizzico di esperienza) pensa a una vendita su Ebay.

Cosa sono le sim precaricate

Le sim precaricate, vendute a un prezzo inferiore a quello nominale del credito, sono uno dei tanti frutti (marci) del fenomeno delle autoricariche. Si “riempiva” una SIM con X credito e la si vendeva a un prezzo finale X-n per ricavarci qualcosa. Pensavo che anche stavolta sarei finito banalmente su un’asta (più o meno legale).

L’offerta TIM

Quando invece si è aperto il sito ufficiale Tim ho strabuzzato gli occhi. Una pagina con “tutti i prodotti” faceva vedere, oltre alle classiche Tim Card da 10 euro, delle SIM XL e XXL con un’immagine (e un prezzo) fuori dal comune.

149 euro per una sim con 300 euro di traffico e 199 per una con 499.
Tim deve essere impazzita ho pensato. Apro quindi con curiosità  una delle due sim e… delusione. Anzi, quasi rabbia.

Le FAQ dei prodotti sono chiare, si vende a 199 euro una promozione che da’ un bonus mensile di 40 euro per 199 euro. I 480 euro sono potenziali, come è falso il prezzo scontato nella pagina di presentazione.

Insomma, Tim “vende” le sue promozioni con traffico bonus peggio dei ragazzini che, per bontà delle autoricariche e delle retention, ne facevano sfoggio su Ebay. I secondi spesso lo usavano a mo’ di paghetta, Tim invece fa una “simpatica e potenziale” condotta commerciale scorretta. Peccato.

Canone Telecom, sale o scende?

Leggo sempre con piacere (non è certo una novità) molte discussioni su Mondo3.

Quella sul canone Telecom la trovo interessante per diversi motivi.

1. Un caro amico segnala che “nelle prossime settimane Agcom dovrebbe approvare una delibera con la quale sostanzialmente vengono eliminati i diversi obblighi regolamentari posti in capo all’ex monopolista. La delibera, dello scorso settembre, è stata sottoposta alla procedura di consultazione. Tra le altre cose, Telecom Italia sarà quindi libera di modificare a propria discrezione l’importo del famoso “canone Telecom” (oggi invece ogni modifica deve superare il vaglio dell’Agcom). Le offerte di Telecom saranno soggette a un “blando” controllo.”

2. Un altro caro lettore di questi lidi ribatte che “Telecom è stata autorizzata a praticare prezzi differenti nelle sole località ove esiste la concorrenza. Questo significa diminuzioni e non aumenti.”

3. Aumenti o diminuzioni che siano è stata ufficializzata un’Italia a due facce. Chi ha concorrenti “rischia” di vedere abbassare/diminuire il proprio canone telefonico, gli altri invece guardano la concorrenza sul filo (e non via voip con i “finti” distacchi…) degli altri. Magari anche a spese proprie.

Insomma, per chi può scegliere di avere sul proprio doppino in rame un altro operatore può osservare tutto quel che fa Telecom. Gli altri si rassegnino invece a subire… sia gli scampati pericoli che eventuali beffe.

Tim Senza (?) Confini Europa

La nascita dell’Eurotariffa aguzza l’ingegno. E Tim, ancora una volta, trovo il modo per massimizzare con un’operazione cristallina i limiti comunitari… molti amici mi hanno chiesto cosa ne pensassi di Tim Senza Confini Europa.

E’ una nuova opzione per chi si trova in roaming internazionale e pensa di fare un discreto traffico. Ha molti pregi a prima vista: costa relativamente poco (10 euro), si paga solo effettivamente quando si è all’estero.

Cosa è che “non torna” allora? La logica della stessa tariffa. Ammesso e concesso che il regolamento europeo permette di derogare volontariamente all’Eurotariffa, Tim sfrutta al meglio questo cavallo di Troia per:

a) far pagare ai clienti (con l’opzione attiva) gli SMS più del doppio (29 centesimi l’uno invece del limite massimo di 13,2)

b) far pagare le chiamate entranti, oltre i 100 minuti compresi, 28,8 centesimi quando l’Eurotariffa per le stesse è ben più economica;

c) si conferma la tariffazione 60/60 per le entranti (ah proprio mentre l’Europa ha imposto quella più economica al secondo, 1/1), quindi NON sono 100 minuti ma 100 chiamate entranti massime (100 telefonate da  meno di 1 minuto, nda).

A parte che i punti b) e c) possono non interessare per chi fa un uso calibrato dell’offerta, ma fate attenzione se mandate messaggini nei vostri viaggi. Questa fantastica “promozione”, infatti, vi fa pagare 10 euro per avere la beffa di avere prezzi più cari del 130% sulle tariffe massime comunitarie.

Esiste la libera scelta per evitare l’Eurotariffa, ma fatevi i vostri conti prima di rischiare un clamoroso autogol economico…

UPDATE:  ho letto solo ora, nel pomeriggio, anche del pacco di Natale by Vodafone: beh, la scorciatoia scelta è chiara e lampante, peggio di quanto pensassi.

Mal comune mezzo gaudio…

…stamani il mio collegamento ADSL sembra essere tornato un po’ più “vivo” di ieri.

E non è il solo, ho alcune email di amici e contatti che mi chiedono cosa sia successo. Non faccio in tempo a fare una rassegna dei vari problemi che trovo la risposta a tutto.

[…] Si è trattata di una cattiva giornata per Telecom Italia, le adsl del noto provider nazionale hanno infatti iniziato ad accusare problemi già nel pomeriggio di ieri, con l’impossibilità di raggiungere siti collocati su server europei, e servizi noti come Paypal o eBay, che andavano in timeout nella richiesta di collegamento. Il problema sembra sia stato confermato da Telecom Italia Sparkle e da altri operatori, come testimonia il blog di aggiornamenti di Incubatec.com, hosting provider che opera con data center in Germania. Tutto il traffico sembra bloccarsi dopo Seabone, anche se alcuni provider come Deutsche Telekom hanno risolto cambiando immediatamente il routing.

I problemi sarebbero dovuti a più fibercut, tre per la precisione, avvenuti a Milano e in Francia, con una ripercussione su tutta l’Europa e un tempo di risoluzione stimato che nell’ultimo comunicato leggibile non sembra dei migliori. […]

Mal comune mezzo gaudio? Forse lo spot della Hunziker significa proprio questo…