Il paradosso del limite nella banda larga (mobile)

Non ho molto tempo da dedicare a sviluppare alcune tematiche in questi giorni, ma questa “provocazione” – seppur al volo – la devo per forza condividere.

Chi di voi è cliente H3G ha notato come il sottoscritto che da alcuni giorni la connessione internet di 3 è decisamente apprezzabile? Mi sto muovendo abbastanza, o almeno lo sto facendo dove fino a poco tempo fa trovavo una situazione di congestione (e relativa lentezza…) inaccettabile.

Sarà un caso (non lo è… 😛) ma da quando il gestore ha informato (bene o male… ne parleremo nei prossimi giorni 😉 ) che ci sono blocchi limitazioni di velocità in caso di alto traffico direi che, almeno personalmente da cliente finale, ne ho un indubbio beneficio. Non è che pochi avevano tolto (troppa) banda a molti?

Spero che non sia un tabù parlare dei risvolti positivi del net cap 😉

Ecco a cosa serve l’AgCom

Mentre in Finlandia si dichiara la banda larga un diritto civile, qui da noi a Telefolandia abbiamo un presidente dell’Agcom, l’Autorità Garante delle Comunicazioni, Corrado Calabrò, che durante la sua Relazione annuale in Parlamento dichiara che la banda larga in mobilità “rischia il collasso” e invita il Governo a farsi carico del problema, sveltendo le procedure per la liberalizzazione delle frequenze al traffico dati mobile, spesso nominalmente in carico ai canali televisivi che magari non trasmettono.

Calabrò è riuscito solo a promettere che lo spettro di frequenze intorno ai 300 MHz potrebbe essere messo all’asta entro il 2015. Condizionale d’obbligo e, comunque, parliamo di cinque anni, un’eternità. […] Leggi tutto “Ecco a cosa serve l’AgCom”

Vodafone mobile (ri)apre al Voip, ma occhio al prezzo!

32 euro al mese (anzi qualcosina di più…) per usare i servizi Voip con Vodafone. Questo il prezzo, tutt’altro che economico, che il gestore ha messo sul piatto per venire incontro (?) ai vari limiti che lentamente hanno invaso la sua offerta internet mobile.

Mobile Internet Plus quindi cerca di accontentare quella fascia di clientela che non ha apprezzato i blocchi che offerte come Internet Card hanno avuto in passato con quelle proteste sul fatto che l’opzione “non è valida per l’utilizzo di alcuni protocolli di comunicazione su Internet (come Voip, software peer to peer e Instant Messenger). ”

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I disincentivi alla banda larga

MINI TASSA PER CHI NAVIGASulla questione dell’editoria on line arriva la proposta del presidente della Fieg, Carlo Malinconico, al termine della presentazione del rapporto: una ‘mini-tassa’ per chi ha la connessione a internet e quindi si avvale dei contenuti anche editoriali della rete, che vada a sostegno del settore ancora in forte crisi.

Non basta avere le tariffe Adsl tra le più alte d’Europa o registrare il flop degli incentivi statali per esprimere un commento?

Contributi per la banda larga, l’UMTS ci salverà?

La domanda è retorica. Parto dalla riflessione che mi viene spontanea dopo aver visto le offerte di H3G dedicate ai giovani grazie ai contributi governativi per la banda larga.

L’intervento del Governo, seppur assai inferiore rispetto alle intenzioni iniziali, è apprezzabile. Ci sono alcune cose che non capisco. Ci saranno (giustamente) i gestori mobili tra coloro che potranno applicare gli sconti previsti, quindi anche la banda larga mobile sarà sovvenzionata. Non ci vedrei niente di strano se non il fatto che mi pare paradossale assurdo strano finanziare una chiavetta internet a un 20enne che abita a Milano mentre nella realtà dei fatti per i cittadini veramente colpiti dal digital divide non cambierà niente.

Pessimismo? No, una certezza. Gli incentivi della banda larga, oltre alla sua stessa (meritoria) diffusione tra i cittadini giovani, dovrebbero passare soprattutto per lo sviluppo delle aree non coperte da ADSL e UMTS. Gli incentivi di per sé rischiano di avere effetti paradossali: ossia il boom di chiavette USB dove magari c’è la fibra e lasciare il vuoto assoluto in tanti luoghi spesso a due passi dalle grandi città.

Corriere Mobile, si paga con tutti

Che qualcosa non tornasse me ne accorto stamani. Dopo la famosa storia del corriere.it a pagamento con H3G avevo iniziato a controllare il sito mobile del Corriere della Sera dall’altro mio cellulare evitando 3.

Onestamente pensavo che quella richiesta di pagamento e di inserire il mio numero di cellulare fosse un errore. Per distrazione forse pensavo di essere con l’altra sim. Non ci ho pensato molto fino a quando, ieri sera, noto questa segnalazione sul fatto che ora pagano tutti.

RCS ha deciso quindi che in mobilità corriere.it è a pagamento. C’è chi pensa che la manovra riguarderà anche il sito istituzionale, intanto gli occhi più attenti avranno notato che alcune cronache locali del Corriere non riportano più gli articoli dell’edizione cartecea. Passa da Milano quindi il tentativo italiano delle news a pagamento?

Su Vita Digitale si chiedeva un parere sulla cosa ad oggi il post che faceva confrontare i lettori non è disponibile (errore 404).